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Serie A, Rocchi: “Aspettiamo il via libera dalla Figc per il fuorigioco semiautomatico”

Rocchi, moviola
Il designatore arbitrale di Serie A e B questa mattina è intervenuto ai microfoni di Radio Anch'io lo sport, su Radio Rai

Redazione Toro News

Gianluca Rocchi, designatore arbitrale di Serie A e B, questa mattina ha parlato ai microfoni di Radio Anch'io lo sport, su Radio Rai, facendo il punto su alcuni episodi arbitrali di questo campionato: "Sulla posizione della rimessa laterale contestata dall'Empoli contro il Milan, dico la verità, dovevamo essere più attenti: è l'unica sbavatura di una giornata ottimale, lo dico con orgoglio. Ci sono state prestazioni arbitrali di altissimo livello, compresa quella di Aureliano a Empoli che, a parte questo episodio - che andava fatto meglio - è stata ottimale. Sono contento che gli arbitri stiano lavorando all'unisono, nella stessa direzione, ci stiamo avvicinando all'Europa con i numeri arbitrali tecnici, è questo il nostro obiettivo. I 'rigorini'? Quelli di Lecce erano due rigori chiari, concessi senza l'ausilio del Var, l'unico rigore che non era da dare era quello di Genova: in questo è stato molto bravo il Var a toglierlo - aggiunge -. Le novità tecnologiche le accogliamo a braccia aperte, la Figc deve darci in via sul fuorigioco semi-automatico. Quello che può migliorare la qualità, e semplificare l'operato degli arbitri, è ben accolto. Gli allenatori che protestano troppo? Paradossalmente ne preferisco uno che perde un po' le staffe sul campo, e poi si rende conto della gravità del proprio comportamento nelle interviste, a uno che si comporta in maniera opposta".

Doppio tesseramento arbitri

Rocchi poi prosegue: "L'Aia sta facendo un lavoro positivo sul reclutamento e l'idea di procedere con il doppio tesseramento è brillantissima, perché stiamo reclutando tanti ragazzi che, pur giocando al calcio, vengono ad arbitrare. Per noi hanno un doppio scopo: innanzi tutto facciamo cultura nelle società dilettantistiche, e inoltre prendiamo ragazzi che conoscono il calcio perché, non dimentichiamolo, arbitrare è conoscenza del calcio. Mio figlio gioca al calcio qui a Firenze, in una squadra di Giovanissimi, vedo diversi ragazzini che hanno intrapreso questa strada. La crisi della vocazione c'è ed è a livello europeo, non solo italiano: abbiamo perso tantissimi arbitri per un problema di stimoli. Oggi fare l'arbitro non è stimolante come un tempo, il problema è generale. Il fatto che Maria Sole ci dia la possibilità di reclutare tante ragazze, in questo momento ne abbiamo 1.700 nell'Aia, è per noi importante".

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