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Torino-Atalanta, Mazzarri contro Gasperini: non è solo questione di tattica

Focus on / Atteggiamento, concentrazione e fame di risultato faranno la differenza nella partita di sabato tra Toro e Atalanta

Roberto Bianco

All'andata, all'Atleti Azzurri d'Italia, finì 0-0, ma a spuntarla ai punti fu certamente Gasperini. Gli orobici, padroni del campo, misero alle corde i granata, costretti nella propria metà campo per l'intera seconda frazione di gara. Prime prove, a inizio campionato, di quella che oggi si rivela l'arma in più di Mazzarri, una linea difensiva di ferro che oggi vale al Toro la quarta piazza nella classifica delle squadre meno bucate. E se l'Atalanta subisce più reti (34 a 22 rispetto ai granata), sono quasi il doppio (51) i goal segnati dai nerazzurri, dietro solo alla Juve, rispetto a quelli realizzati dalla compagine piemontese (28).

ATTEGGIAMENTO - Già avversari nel derby della Lanterna, il dato storico promuove l'allenatore di Grugliasco, forte di quattro vittorie su nove scontri, mentre il toscano ha avuto la meglio solo in un paio di occasioni. Lo scorso settembre i due si sfidarono in una partita a scacchi, entrambi in campo con lo stesso 3-4-2-1, ma con atteggiamenti ben diversi. Più benzina e più velocità per gli atalantini, Torino costretto a rinculare e rendersi praticamente inoffensivo. Non è un caso se l'Atalanta di Gasperini è tra le squadre che corre di più in Serie A (110,46 chilometri a partita), mentre il Toro è al fondo della classifica, terzultima con 106,65 chilometri.

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CONCENTRAZIONE - Questione di svolgimento dello spartito, più che di tattica, di cui entrambi gli allenatori si possono dire maestri. Con Gasperini in panchina, Bergamo si gode un gioco tra i più efficaci e riconoscibili della Serie A, capace di stendere anche i bianconeri. L’Atalanta può contare sull'estro di Gomez (a rischio per il match di sabato), tra i migliori assist man del campionato, e sui colpi di Zapata, zone alte della classifica marcatori. Da parte sua, il Toro è squadra di lotta, da tempo mai così coesa come quest'anno, concentrata sull'obiettivo, capace di soffrire e far soffrire senza perdere la bussola, come dimostrato a Napoli la scorsa settimana. Difendere non sarà così esaltante come attaccare, ma un punto al San Paolo è merce rara.

FAME DI RISULTATO - Sabato, in casa, Mazzarri non potrà limitarsi a chiedere ai suoi di difendere il risultato e occorrerà costruire per giocarsela veramente. Iago Falque, se la forma lo assiste, pare l’unico dotato di carattere ed esperienza a sufficienza per accendere la luce là davanti. Dal canto suo, minimizzata la sconfitta con il Milan, Gasperini a Torino potrebbe optare per un minimo di turnover in vista della semifinale di Coppa Italia in programma a Firenze mercoledì, senza però regalare niente a una diretta avversaria in campionato. Inutile ricordare che i tre punti che dividono Toro e Atalanta valgono l'Europa.