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Tutte le spine della rosa del Toro

Occhi Sgranata / Torna la rubrica di Vincenzo Chiarizia: "La rosa del Toro presenta sempre gli stessi, eterni, difetti"

Vincenzo Chiarizia

Diciassette giorni alla fine del calciomercato, diciotto all'inizio del campionato, dodici all'inizio della stagione e la rosa del Toro presenta sempre gli stessi, eterni, difetti. Passiamo ai raggi x la rosa.

PORTIERI

La conferma di Sirigu è un'ottima notizia, si è deciso giustamente di cedere Milinkovic-Savic per fargli accumulare esperienza in Serie A, ma il parco portieri ad oggi è più scarso. Sì perché attualmente il ruolo di vice Sirigu viene occupato da chi l'anno scorso era il terzo, vale a dire Salvador Ichazo, ed è stato ingaggiato Rosati come terzo. In sostanza nel ruolo di vice è stato promosso colui che faceva già il secondo di Padelli, che era stato retrocesso a terzo e che, ora, viene ripromosso a dodicesimo? Questa gestione lascia più di una perplessità.

DIFENSORI

Questo è il reparto maggiormente e logicamente rinforzato perché si passa da una difesa a quattro ad una tre. In rosa abbiamo Moretti, N'Koulou, Bonifazi, Lyanco e i nuovi arrivi Izzo e Bremer. Numericamente i difensori ci sarebbero, tuttavia Bonifazi e Lyanco sono indisponibili con il primo colpito da sport ernia bilaterale per la quale si è dovuto sottoporre ad intervento chirurgico, ed il secondo lungo degente dalla stagione scorsa, ma in via di recupero. Bremer non dà ancora le necessarie garanzie, dunque al momento la difesa ha gli uomini contati con Izzo, Nkoulou e l'eterno Moretti a fare da diga davanti a Sirigu. Nel presentare Bremer Petrachi aveva dichiarato che non era un'alternativa a Verissimo, ma che li avrebbe voluti prendere entrambi. Ecco forse è il caso di fare un altro colpo di telefono al San Paolo o, in alternativa, optare su un altro difensore all'altezza.

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CENTROCAMPISTI

Con la linea mediana passata a 5 elementi, gli esterni inevitabilmente li considero in questo reparto. Con l'addio a Molinaro e la cessione di Barreca, sugli esterni abbiamo solo De Silvestri e Ansaldi. Per Berenguer e Parigini questo non è il loro ruolo. Se per quanto riguarda lo spagnolo in terra iberica gli è capitato di ricoprire anche compiti difensivi, lo stesso non si può dire per l'ex Benevento. Dopotutto se a Barreca si imputava l'incapacità di difendere, non capisco come si possa pretendere di far ricoprire un ruolo tanto nevralgico come quello dell'esterno in un 3-5-2, a giocatori con dichiarate doti offensive.

In mezzo al campo il Toro manifesta da anni le sue fragilità. Baselli è incostante, ma è imprescindibile. Obi pur venendo dalla migliore stagione in granata, è inaffidabile perché soggetto a troppi infortuni. Acquah è molto fisico, ma ha piedi poco gentili e la voglia manifestata in più di un'occasione di migrare in Premier. Leggermente meglio del ghanese è Rincon. Valdifiori è fuori dal progetto, ma non si riesce a venderlo. Lukic è acerbo, ma si spera possa ripetere i progressi manifestati nel Levante. Meité è giunto dal Monaco, ma non è quel giocatore in grado di far fare il salto di qualità alla mediana granata. Nemmeno Krunic, qualora questa ennesima telenovela dovesse svoltare in maniera positiva, può considerarsi come la panacea di tutti i mali del centrocampo della squadra granata. Inoltre c'è da aggiungere che sembra che Mazzarri voglia piazzare in cabina di regia un giocatore come Rincon e, sinceramente, non riesco a comprendere questa scelta. Avrei visto bene Badelj, ma quello del vice campione del mondo è un profilo di giocatore tecnico e di qualità, non tanto in là con gli anni e svincolato, che alla società e all'allenatore inspiegabilmente non è interessato. Il croato dunque approda alla Lazio, mentre forse arriverà Krunic.

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ATTACCANTI

Se non fosse per il precampionato esplosivo di Belotti, ci sarebbero dei dubbi anche sull'attacco. Sì perché non è chiaro chi sarà la spalla del Gallo. Iago Falque è il più accreditato, ma quale sarà il destino di Niang e Ljajic? E chi sarà il vice Gallo? Dopo Sadiq ed il nulla dell'anno scorso, si punterà su Niang come vice? Ed il senegalese accetterà il ruolo di comprimario? Certo, si potrebbe optare per Butic, ma sarebbe opportuno, a mio modo di vedere, acquistare una punta che possa anche contendere il posto al Gallo. L'anno scorso, oltre agli infortuni e alle motivazioni, secondo la mia opinione al Gallo ha fatto male la certezza di essere il titolare inamovibile della squadra. Una punta di pari valore, come potevano essere Zapata o Simeone l'anno scorso o Zaza quest'anno, potrebbe far scattare la scintilla che riporterà il Gallo all'implacabilità di due stagioni fa.

Dunque in diciassette giorni il Toro dovrebbe acquistare due esterni, due centrocampisti e un'altra punta, ma soprattutto deve cedere gli esuberi, cosa che sembra ad oggi molto difficile (vedi Valdifiori o Acquah). Solo così il Toro potrà considerarsi rafforzato, ma il tempo passa e la chiusura del mercato è alle porte.

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.