Sorridente e voglioso di rilanciarsi: così Mohamed Fares era arrivato a Torino nemmeno una settimana fa. Quando non immaginava che la sfortuna sarebbe tornata a bussare alla sua porta. L'infortunio rimediato al secondo allenamento col Torino è una mazzata, la diagnosi è impietosa (LEGGI QUI): lesione del legamento crociato anteriore e interessamento del menisco mediale. Infortunio che gli costerà molto probabilmente la seconda metà della stagione. Un incubo vero e proprio considerando anche che la sua ancora giovane carriera è stata davvero perseguitata dagli infortuni (LEGGI QUI).
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Fares, il momento di stringere i denti. Il Torino valuta se tornare sul mercato
CROCIATO - Dalla frattura di tibia e perone dell'estate del 2015 alla lesione del crociato. Mohamed Fares è costretto a un lungo stop causa infortunio, di nuovo. Sono tanti, troppi, i problemi fisici registrati dall'algerino in passato, tra tutti il più grave è quello dell'estate 2019: l'ex Genoa andò incontro alla rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro in un'amichevole. Ora la botta all'altro ginocchio, il destro: la malasorte a volte ci vede benissimo e Mohamed è costretto a fermarsi un'altra volta. Inevitabile lo scoramento che il giocatore sta provando in queste ore: ora per lui ci sarà da stringere i denti e far di tutto per ritornare un'altra volta in campo, per dimostrare quelle doti che hanno stregato il direttore sportivo granata Vagnati e che convinsero la Lazio ad investire su di lui.
RECUPERO - Nei prossimi giorni il neo acquisto granata eseguirà una consulenza ortopedica chirurgica, così da stabilire come intervenire sul problema. Solo in un secondo momento verranno poi stabiliti i tempi di recupero e le terapie di riabilitazione. Ora il Torino, di concerto con la Lazio che ne detiene il cartellino e il giocatore, deciderà chi farà l'operazione e chi seguirà le varie fasi del recupero. Il club granata rispetterà ovviamente gli accordi, che prevedevano il pagamento dell'ingaggio per questa metà di stagione: altro discorso è quello relativo al diritto di riscatto fissato a circa 6 milioni, che ben difficilmente sarà esercitato. Il suo arrivo al Torino non ha comportato esborsi pesanti dal punto di vista monetario e ora il club granata valuta se tornare sul mercato per un esterno sinistro. Di conseguenza, è da riconsiderare anche la posizione di Aina, che sembrava in dubbio dopo l'arrivo di Fares. Il club granata, con il suo rientro dalla Coppa d'Africa, potrebbe anche rimanere così com'è considerando anche che sulla sinistra c'è un titolare indiscutibile come Vojvoda e una riserva di qualità come Ansaldi. Intanto, la certezza è che per il club granata è il momento di stringersi intorno a Fares.
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