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La Top 11 dell’era Cairo: Glik guida la difesa, davanti quartetto da urlo

Lorenzo Bonansea

 Veniamo ora alla panchina. Come numero 12, ecco Matteo Sereni, uno dei portieri più decisivi dell'era Cairo, capace con le sue parate - alcune miracolose - di tenere in Serie A i granata nel 2007-2008. Leggendaria la sua partita l'ultima giornata, con il Toro già salvo, contro la Fiorentina: parate davvero eccezionali, ma nulla poté sulla rovesciata nel finale di Osvaldo. Insieme a Sereni, seduti in panchina troviamo anche due componenti del Toro di oggi, come Davide Zappacosta e Emiliano Moretti, mentre le altre slot difensive sono occupate dal contestatissimo Nikola Maksimovic (protagonista, la scorsa estate, di una spiacevole telenovela col Napoli), dal neo-arrivato dalla Roma Leandro Castan, e da Danilo D'Ambrosio, attuale terzino dell'Inter e talento scoperto dal ds Petrachi, che lo pescò dalla Lega Pro. Riserve di centrocampo, invece, il metronomo di Miha Mirko Valdifiori e Omar El Kaddouri, talento incostante rientrato all'inizio della scorsa stagione a Napoli, ma capace di alcuni colpi davvero eccezionali se in giornata. Infine, in attacco ecco due amarcord come Rolando Bianchi, indimenticato capitano granata, autore di 77 reti con la maglia del Toro, e Alessandro Rosina, fantasista poco continuo ma dal mancino fatato. Chiudono la panchina, infine, "l'attuale" Iago Falque - già autore di 8 gol e 3 assist in questa prima parte di stagione - e Fabio Quagliarella, cresciuto nelle giovanili del Toro, e dopo un lungo peregrinare tornato alla casa base nel 2014, per lasciare nuovamente nello scorso gennaio. Qui sotto la parata di Sereni sulla punizione di Del Piero in un derby.