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Torino-Inter, tra Mazzarri e Conte è tornato il sereno: quegli approcci differenti sul mercato…

NAPLES, ITALY - NOVEMBER 29:  Antonio Conte (L), head coach of Juventus and Walter Mazzarri head coach of Napoli seen before the Serie A match between SSC Napoli and Juventus FC at Stadio San Paolo on November 29, 2011 in Naples, Italy.  (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Focus on / Sarà la decima sfida tra il toscano e il pugliese. Per Mazzarri 25esima gara con la sua ex Inter. Conte imbattuto contro il Torino

Andrea Calderoni

Antonio Conte è probabilmente ad oggi il miglior interprete dell’ideale di calcio di Walter Mazzarri. Non fare giocare bene l’avversario è il diktat del tecnico toscano e del suo collega pugliese. Domani alle 20.45 Mazzarri e Conte saranno nuovamente uno contro l’altro. La sfida non è mai banale, anche perché entrambi hanno caratteri forti e duri. Due instancabili lavoratori, attenti ad ogni minimo dettaglio. Due sanguigni passionali durante le partite. Due persone, quindi, forse troppo simili per potersi piacere. Il rispetto non è mai mancato, ma non si possono definire amici, soprattutto dopo la Supercoppa italiana dell’agosto 2012 vinta dalla Juventus di Conte (al tempo squalificato) sul Napoli di Mazzarri. Azzurri avanti 2 a 0, poi ripresi da Asamoah e dal rigore di Vidal e infine sconfitti in 9 contro 11 complice le espulsioni di Pandev e Zuniga. De Laurentiis fece disertare al suo Napoli la premiazione e Mazzarri concluse la gara furibondo con il direttore di gara Mazzoleni.

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PRECEDENTI - Storie di oltre 7 anni fa che, però, servono ad inquadrare nel migliore dei modi i rapporti tra Mazzarri e Conte, tornati comunque alla normalità nel periodo successivo. I precedenti strizzano l’occhio al pugliese, che ha sconfitto il toscano in quattro circostanze. L’attuale allenatore del Torino ha avuto la meglio di Conte in due casi. Tre, invece, i pareggi nei nove incroci. Per Mazzarri sarà, inoltre, la sfida con il suo passato, più nero che azzurro. L’Inter, infatti, rievoca in lui il ricordo dell’unico esonero da allenatore. Per la 25esima volta in carriera affronterà il club di Milano. Fin qui 7 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte. Anche per Conte il Torino non è mai un avversario come gli altri. È vero che è passato in estate all’Inter, ma il Dna è ancora juventino. Ha sfidato il Torino cinque volte e non ha mai perso: tre successi con la Juventus, due pareggi in Serie B nel 2010/2011 con il Siena.

CHI E’ PIU’ AZIENDALISTA? - Tante similitudini dunque, ma anche profonde differenze tra Mazzarri e Conte. Una su tutte, l'atteggiamento verso la società in pubblico. Il pugliese da quando è approdato a Milano (ma aveva utilizzato le stesse modalità anche con la Juventus e il Chelsea) ha spesso provato a giustificare un risultato non positivo con il mercato che secondo lui non gli ha portato una rosa numericamente attrezzata per sostenere tutti gli impegni. Ha fatto molto rumore, ad esempio, il suo sfogo in diretta tv dopo la sconfitta in rimonta patita in Champions League a Dortmund: "Venissero anche i dirigenti a vedere le partite", ha detto Conte, richiedendo a gran voce altri acquisti sul mercato di gennaio. Atteggiamento totalmente opposto quello di Mazzarri che non ha mai parlato di problemi nella campagna acquisti del Torino. In privato, sicuramente, si sarà fatto sentire ma in pubblico, da buon aziendalista, non ha mai messo in difficoltà la società e, in generale, non ha mai parlato apertamente di mercato. Tatticamente simili, dunque, Mazzarri e Conte ma in fondo hanno spigolosità di carattere differenti.