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Torino, la classifica è meno corta rispetto al 2018/19: così rimontare è più difficile

TURIN, ITALY - DECEMBER 21:  Tomas Rincon of Torino FC celebrates after scoring the opening goal during the Serie A match between Torino FC and SPAL at Stadio Olimpico di Torino on December 21, 2019 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Approfondimento / Il Torino ha più punti di distanza dal 6° posto rispetto allo scorso anno, ma non è tutto perduto

Andrea Marchello

Il 2019 calcistico del Torino è arrivato al termine: il prossimo impegno per i granata sarà infatti il 5 gennaio 2020, contro la Roma, nel 18° turno di Serie A. Ad oggi l'Europa è lontana: non è ancora il momento di darsi per vinti, questo è certo, essendoci ancora 21 partite e 63 punti a disposizione. Tuttavia, oltre al fatto che il Torino ha due punti in meno rispetto alla scorsa stagione, c'è da registrare - allo stesso punto del campionato - una distanza maggiore dal settimo posto, che potenzialmente è il primo posto che può aprire una finestra sull'Europa (sebbene, come ben sa il Torino, questo dipende da chi vince la Coppa Italia), e soprattutto dal sesto posto.

CLASSIFICA (PIÙ O MENO) CORTA - Dopo 17 giornate, la distanza tra il Torino (10°) ed il Parma (7° posto, che potenzialmente potrebbe portare in Europa) è attualmente di 4 punti (che diventano 8 se si guarda al 6° posto che dà la certezza dell'Europa League, occupato dal Cagliari). Nel 2018/2019, dopo 17 giornate la distanza tra il Torino (11°) ed il Sassuolo (7°) era di 2 punti, che diventavano tre rispetto alla Sampdoria sesta; dopo la 17° giornata della stagione 2017/2018, il Torino distava un punto dall'Atalanta settima e cinque punti dalla Sampdoria sesta. Insomma, si delinea per ora una classifica meno corta rispetto agli altri anni, con un solco più scavato soprattutto tra le prime sei del campionato e le altre.

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EUROPA - Quattro punti (e anche otto) non sono certo una distanza incolmabile ma il dato rende complicati i piani di rimonta granata. Certo, il rammarico c'è, sopratutto se si pensa alle occasioni buttate via Toro (ad esempio con Lecce, Spal, Verona, Udinese e Samp), ma non è ancora tempo di bilanci. La stagione degli uomini di Mazzarri non è ancora conclusa, ed anzi nulla vieta al Torino - in caso di ripresa da un punto di vista di gioco e risultati - di ritornare in corsa per l'Europa. Realisticamente tuttavia la candidatura del Torino non è al momento tra le più credibili, per quanto espresso dai granata dal punto di vista tecnico-tattico. Il nuovo anno dovrà iniziare con linfa nuova: difficile immaginarselo dopo quanto visto in Torino-Spal, ma la società granata ha l'obbligo di provarci.