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Calciomercato Torino, occhi sull’Ucraina: occasioni Dovbyk e Solomon

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Sul centravanti c’è concorrenza. E il trequartista pensa soprattutto alla Premier League

Alberto Giulini

Il Toro guarda in Ucraina per rinforzare la rosa di Ivan Juric. La difficile situazione del paese, con il campionato sospeso a causa della guerra in corso, può rappresentare l’occasione per acquistare buoni giocatori a prezzi contenuti. Non è dunque un caso che i granata stiano pensando a Dovbyk e Solomon, due giocatori rispettivamente di Dnipro-1 e Shakhtar.

Occasione Dovbyk per il post Belotti

Ai microfoni di Sky Sport, il dt granata Davide Vagnati ha avuto modo di spiegare le trattative in corso. A partire proprio dal centravanti della nazionale Ucraina, uno dei principali candidati per raccogliere l’eredità di Belotti in caso di addio del Gallo. “Èun buon attaccante, giovane, è interessante e stiamo valutando la sua situazione, in Ucraina non vivono un momento facile”. Il futuro del campionato ucraino è più di un’incognita al momento, dato che le priorità sono tutt’altre rispetto al calcio. Ed è anche per questo che i giocatori, in un simile e pur triste contesto, possono liberarsi a prezzi decisamente inferiori ai normali valori di mercato. Per lo stesso motivo non manca dunque la concorrenza: come già raccontato, su Dovbyk ci sono gli occhi anche del Nottingham Forest.

Solomon e la preferenza per la Premier

A proposito, una ghiotta occasione è rappresentata da Solomon, giocatore che nei piani dei granata rappresenterebbe un’ottima soluzione per la trequarti. Anche per il giocatore dello Shakhtar non mancano le pretendenti ed il trequartista preferirebbe ad oggi un trasferimento in Premier League. “Solomon è un giocatore che ha le caratteristiche giuste, ma di mezzo ci sono tante situazioni da valutare. Sicuramente noi dobbiamo fare molte operazioni di mercato, è vero, parlerete molto di noi quest’estate” ha spiegato Vagnati. La pista che porta all’Ucraina andrà dunque seguita con attenzione, con la consapevolezza che la concorrenza non manca affatto.

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