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Ecco perché la Juve ora vuole patteggiare: che cosa cambierebbe per il Toro

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La Juve ha bisogno di arrivare tra le prime sette per scontare già nella prossima stagione la possibile esclusione dalle coppe europee
Alberto Giulini Vicedirettore 

Dopo i dieci punti di penalizzazione per le plusvalenze fittizie, la Juventus si prepara ora ad affrontare il secondo filone d'indagine relativo a manovre stipendi, partnership con altri club e compensi agli agenti. L'udienza era in programma il prossimo 15 giugno, ma i bianconeri hanno preferito la via del patteggiamento e si tornerà dunque in aula nella giornata di oggi, martedì 30 maggio.

Perché alla Juventus conviene patteggiare?

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La scelta del patteggiamento risponde ad un'idea molto chiara dei bianconeri, che vogliono evitare di trascinarsi processi sportivi anche nella prossima stagione. Con l'udienza in programma il prossimo 15 giugno la Juve sarebbe andata incontro con ogni probabilità a punti di penalizzazione nel prossimo campionato, scenario evitabile arrivando subito ad un accordo (peraltro con la previsione di uno sconto di un terzo). Ora che non ha più alcuna possibilità di qualificarsi per la Champions League, la Juventus ha tutto l'interesse a scaricare sull'attuale campionato tutte le possibili sanzioni. Le indiscrezioni riportate dalla Gazzetta dello Sport parlano di una doppia possibilità valutata dai bianconeri: una corposa ammenda pecuniaria o un'ammenda cui si potrebbe aggiungere qualche punto di penalizzazione (tale da impedire di agganciare il sesto posto, ma non di perdere il settimo).

La Conference e l'esclusione dalle coppe

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Il perché alla Juve interessi salvare la qualificazione in una competizione europea quale la Conference ha un motivo ben preciso e non riguarda la volontà di partecipare alla rassegna continentale. Sui bianconeri continua a pendere la spada di Damocle della Uefa, che a dicembre ha avviato un'indagine nei confronti del club e che potrebbe decidere di sanzionarlo con l'esclusione dalle coppe europee per una o più stagioni. Eventuale esclusione che i bianconeri inizierebbero a scontare solamente al momento della qualificazione ad una competizione Uefa, motivo per il quale hanno tutti gli interessi ad arrivare tra le prime sette. La possibile rinuncia alla Conference nella prossima stagione rappresenterebbe infatti un male minore rispetto alla possibilità di partecipare al campionato 2023/2024 sapendo già di non poter prendere eventualmente parte alla Champions League in caso di arrivo tra le prime quattro. La palla passa dunque a Procura e Tribunale Federale, che oggi dovrebbero pronunciarsi: il Toro è spettatore interessato, per una corsa all'ottavo posto che a fine stagione potrebbe portare i granata in Conference League. L'esclusione della Juve dalle coppe è infatti uno scenario assolutamente concreto, a quel punto sarebbe l'ottava classificata in campionato a volare in Europa.