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Toro non esisti più. A Lecce notte fonda e altra vergogna granata

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L'analisi di Gino Strippoli / Toro hai visto come si gioca a calcio? Grande Lecce!
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Il Toro a Lecce ha cessato di esistere come squadra o meglio questa squadra e questa guida tecnica non sono il Toro. Una partita vergognosa dal primo all'ultimo ultimo minuto con 4 gol subiti senza mai una minima reazione ad ogni rete subita. Il Lecce invece è stato subito padrone del campo con Barak, Majer e Donati,  facendo bel gioco, con belle triangolazioni e tante accelerazioni che hanno sempre messo in difficoltà i granata. Già un Toro senza anima, senza cuore, senza gioco e con giocatori sempre fermi e immobili ogni qualvolta i granata dovevano cercar di prendere delle iniziative offensive.

Una sconfitta che guarda caso è anche una sconfitta di calciomercato visto che i primi due gol sono stati realizzati proprio da due ultimi acquisti del Lecce, Deiola dal Cagliari e da Barak dall'Udinese, e la grande prestazione di Donati, arrivato in Salento senza contratto. Una squadra che si è rinforzata mentre il Toro si è indebolito. Chi salvare? I soliti nomi. Sirigu: nonostante i 4 gol subiti, il numero uno granata ha salvato più volte la porta granata. E poi Belotti per la voglia e l'intensità messa in campo, il resto tra i granata è buio pesto. La squadra di Liverani ha giocato a pallone, il Toro no!

Quello che ha impressionato negativamente è che i giocatori del Lecce quando cercavano la costruzione del gioco sono sempre stati lasciati liberi di ricevere palla tranquillamente dai giocatori granata. Complimenti a Liverani che ha messo in campo una squadra davvero determinata. Dopo i primi due gol la squadra salentina non si è di certo ritirata a controllare la partita ma ha invece cercato il terzo gol arrivato con un eurogol di Falco, tiro che si è infilato nel sette. La retroguardia granata si è sempre disposta male ed è sempre stata infilata da Saponara e Lapadula che hanno sempre stravinto i loro duelli con Djidji e Bremer. Sono state davvero tante le azioni del Lecce che è arrivato a trovare la quaterna  su rigore netto battuto da Lapadula.  Insomma un Lecce che ha fatto spettacolo e il Toro ha fatto lo spettatore, sempre in stato confusionale.

Questa squadra non segue più il suo allenatore ma anche i giocatori hanno le loro colpe. Un Torino che si è dimenticato della propria storia, una sconfitta figlia di un atteggiamento sempre remissivo in campo ma anche delle scelte societarie errate sin dall'inizio del precampionato sino a giungere al mercato di gennaio. Dire che questo è il Toro migliore degli ultimi 10 anni è come dire che il mondo è piatto e non rotondo. Questa squadra è da rifondare dall'inizio, partendo dall'area tecnica e poi ai giocatori, salvaguardando Sirigu, Belotti e i giovani granata come Millico e Edera.