Toro, se sei così…

"Che dire? Un Toro a dir poco straripante trita anche il Cagliari che si scioglie come neve al sole sotto i colpi di una squadra che, in casa, è davvero difficile da arginare, quasi ingiocabile. Il gioco è  arioso, la manovra sempre più fluida e i meccanismi di squadra appaiono ormai oliati: in certi momenti della partita sembra quasi che Mihajlovic sia a Torino da anni. Certo, con un tridente così tutto è più facile, ma il l'impronta del mister inizia ad essere sempre più evidente. Inizia a funzionare quasi tutto e se si riuscirà anche a diminuire il numero di gol subiti (soprattutto di testa e a difesa schierata) allora si potrà davvero pensare in grande.

"Personalmente quello che davvero mi ha caricato in questi giorni è stato il modo di approcciarsi del mister nelle interviste post-partita: dopo aver fatto i meritati complimenti ai ragazzi ed aver specificato che quella col Cagliari è stata la miglior prestazione dell'anno (concordo in parte perché la partita con la Roma aveva una difficoltà diversa) ha parlato principalmente degli errori da correggere e di come si debba migliorare il rendimento lontano dal fortino “Grande Torino”. Sentire l'allenatore parlare così dopo un larga vittoria e sentirgli dire che questo Toro è ancora al 50% del suo reale potenziale mi ha fatto capire che questa squadra può davvero fare qualcosa di importante. Mi ha fatto capire che davvero c'è la voglia di migliorare e di non porsi alcun limite a dove si potrà arrivare. Solitamente non sono uno che bada molto alle dichiarazioni di allenatore e calciatori ma questa volta mi son sentito come un bambino a Natale che sta per scartare i regali più belli.

"Mai come questa volta mi infastidisce la sosta, ma non tanto per questioni di forma della squadra, quanto più che altro, perché due settimane senza questo Toro saranno dannatamente noiose.

"Alla prossima dal vostro Psicologo del TORO!!!!