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Rizzitelli: “Toro, gioca con orgoglio e cuore un Derby che vale 9 punti”

Rizzitelli: “Toro, gioca con orgoglio e cuore un Derby che vale 9 punti” - immagine 1
Esclusiva TN / Le parole in esclusiva su Toro News del mago di due doppiette in una sola stagione alla Juventus
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

“Si parla spesso di partite da sei punti, ma credo che questo Derby possa valere nove punti per il Torino”. Ruggiero Rizzitelli presenta con le seguenti parole la gara di sabato alle 17.15 all’Allianz Stadium di Torino tra bianconeri e granata. Di Derby della Mole Rizzitelli se ne intende e non poco. È entrato di diritto nella storia granata per quelle due meravigliose ed indimenticabili doppiette in una sola stagione, la 1994/1995, alla Juventus di Marcello Lippi. Furono due partite epocali: la prima vinta 3 a 2 dal Torino, la seconda 2 a 1 con firme decisive dell’attaccante di Margherita di Savoia.

Buongiorno Ruggiero, cosa le resta di quelle due doppiette a distanza di un quarto di secolo?

“Devo tutto a quelle due doppiette. Già battere i Gobbi sia all’andata che al ritorno è di per sé tanta roba, farlo con quattro gol miei è indescrivibile. Si creò una bellissima atmosfera, perché tutti i tifosi attendono con ansia quel momento, perché si vive di stracittadine. E poi non dimentichiamoci che sconfiggemmo per due volte una squadra che vinceva dappertutto. Piegammo per due volte in pochi mesi i cosiddetti miliardari, così diversi da noi. Purtroppo negli ultimi 25 anni il Toro ha vinto pochissimo e quindi sono entrato ancor più nella storia del club”.

Veniamo all’oggi. Varrebbe veramente come l’acqua nel deserto un possibile risultato positivo del Torino domani all’Allianz Stadium.

“Il Torino è messo male, soprattutto dal punto di vista dei risultati. Senza risultati, poi, girano meno bene le gambe e la testa funziona in modo non corretto. È un momento di crisi generale. È chiaro che portare a casa dei punti contro la Juventus sarebbe un toccasana. Nella normalità si parla di match da sei punti, ma considerando la situazione dei granata penso che sarà una gara non da sei, bensì da nove punti, perché significherebbe tirarsi fuori da una situazione particolare e delicatissima. La classifica poteva anche essere peggiore se il Lecce avesse fatto risultato contro la Sampdoria mercoledì. In questo modo il Torino potrà presentarsi al derby leggermente più tranquillo”.

Match di capitale importanza, dunque. Ma cosa serve al Torino per non perdere all’Allianz Stadium?

“Serviranno spirito e cuore. È vero che sei inferiore tecnicamente, ma giochi sempre 11 contro 11. Non si va mai in campo battuti. I giocatori del Torino dovranno mettere sul campo il loro orgoglio. Molti di loro, presi singolarmente, non sono dei calciatori di scarso livello, ma poi dev’esserci il gruppo per esprimersi con intensità e cattiveria. Se scendi in campo con paura, hai già il destino scritto”.

Chi può essere l’uomo Derby tra le fila del Torino? Andrea Belotti?

“Belotti è il capitano, il trascinatore, il leader di questa squadra. Dovrà essere bravo a trasmettere le giuste sensazioni ai suoi amici, perché tutti sono in difficoltà in questo momento. È normale, perciò, dire Belotti, ma aggiungo che mi attendo qualcosa da Simone Verdi. È stato preso per dare un po’ più di qualità a questo Toro. Vincere il Derby con un suo gol sarebbe doppiamente significativo, perché il ragazzo si liberebbe del peso negativo che si porta sulle spalle ormai da mesi. Non basteranno soltanto Belotti e Verdi: il Toro avrà bisogno un po’ di tutti per contrastare la Juventus”.

Verdi è un po’ l’emblema delle difficoltà del Torino nella stagione in corso. Come si spiega gli affanni dei granata?

“Dopo il girone di ritorno dello scorso anno e l’ingresso ai preliminari di Europa League complice il forfait del Milan, il problema si è verificato nella partenza di questa stagione. I granata sono stati costretti a partire due mesi prima e hanno ricevuto la beffa dell’eliminazione. Non dimentichiamoci che la Sampdoria pagò i preliminari di Champions League con la retrocessione. La benzina nelle gambe è venuta meno troppo presto e così il castello è crollato. Mi lasci, però, aggiungere un aspetto”.

Prego.

“Qualche giocatore ha sbagliato completamente approccio mentale. Pensava di essere da squadra di Europa League, ma non l’ha dimostrato sul campo e ora è costretto a giocarsi la salvezza. La lotta per non retrocedere è infima e diversa dalle altre e metterebbe in difficoltà anche squadre blasonate come Milan, Roma, Atalanta. Il Toro c’è dentro ed è in affanno. Ora, però, testa al Derby”.  

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