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E il Grande Torino diventa… di mattoncini Lego

La storia / Questa l'idea di Alberto Maestrelli, appassionato dei famosi mattoncini

Andrea Marchello

Ci sono tutti, da Bacigalupo a Mazzola. Ma i giocatori del Grande Torino questa volta sono fatti di Lego, i famosi mattoncini. L'idea è venuta ad Alberto Maestrelli, originario di Negrar, in provincia di Verona, che ha voluto rendere omaggio agli “Invincibili” utilizzando uno dei simboli dell'infanzia di milioni di bambini in giro per l'Italia ed il mondo.

Personalizzare gli omini Lego con i colori delle squadre di calcio unisce le due passioni di Maestrelli per il calcio e per i famosi mattoncini. E che adesso è divenuta il suo hobby. Lo abbiamo raggiunto per chiedergli come è nata l’idea: "Qualche anno fa, per diletto, ho riprodotto la Juventus Campione d'Italia. Ho pubblicato le foto sul mio profilo e sono piaciute, così altre persone hanno iniziato a chiedere di personalizzare altre squadre". E così nel tempo libero ha riprodotto storiche squadre del nostro campionato come la Roma del 1983, la Juventus del 1996, il Parma della stagione 1998 e l'Italia Campione del Mondo del 2006.

Poi Maestrelli, simpatizzante dell'Hellas Verona ma amante del calcio in generale che nella pagina Facebook Brick Team raccoglie le sue creazioni, ha pensato di omaggiare il Grande Torino: "Mi mancava all'appello il Grande Toro dei 5 scudetti", ci dice. E così ha rimediato. Storie come questa dimostrano ancora una volta che il mito del Grande Torino trascende l'appartenenza calcistica e geografica ma è ben impresso nella cultura sportiva italiana, che tributa agli Invincibili ammirazione e rispetto.