Il Toro esce sconfitto per 2-1 dal campo di Bergamo, dicendo definitivamente addio a qualsiasi speranza europea. Vittoria meritata dell'Atalanta, che ha giocato meglio, creato di più e legittimato i tre punti. Granata poco propositivi e con le polveri bagnate lì davanti, con Belotti impalpabile e divorato da Caldara in marcatura. Da segnalare, inoltre, che per la prima volta durante la gestione Mazzarri il Toro è sembrato fragile anche dietro, rischiando moltissimo.
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Atalanta-Torino 2-1, i sogni granata finiscono a Bergamo
RIPRESA - L'avvio di ripresa è pirotecnico, e dopo appena 8' è già vantaggio Atalanta: grande lavoro di Barrow, cross sul secondo palo e incornata facile di Freuler, che da due passi non sbaglia. Al 9' è 1-0 Atalanta. Il Toro un po' inaspettatamente reagisce subito al colpo subito, e dopo un minuto trova il pareggio: sponda di Belotti, ottimo servizio di Edera, Ljajic tiene il contatto e batte sul primo palo Berisha. Pari che però dura molto poco. Al 20', infatti, la Dea è di nuovo avanti, con Gosens che approfitta di una dormita della difesa spingendo in rete il cross di Castagne. L'Atalanta va vicina più volte al tris con i soliti cross dal fondo, arrivando in area con una facilita imbarazzante. Mazzarri prova a cambiare qualcosa: fuori Acquah, dentro Berenguer - con Ansaldi che si sposta in mediana con Rincon e Ljajic. Il cambio rinvigorisce leggermente l'azione offensiva, ma dietro i granata ballano eccome. Nel finale entra anche Niang, ma non succede più nulla. L'Atalanta vince meritatamente l'ultimo scontro diretto della stagione granata.
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