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La Juve è più quadrata: ma il dialogo tra esterni può essere l’arma del Toro

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I temi tattici del match dell’Allianz Stadium tra la Juventus di Massimiliano Allegri e il Torino di Ivan Juric

Andrea Calderoni

Chi si presenta con un solo derby vinto degli ultimi 31 disputati non può che affrontare la partita con un po’ di timore reverenziale. All’andata, in realtà, i granata giocarono un primo tempo di qualità, macinando calcio e proponendo buone manovre. La ripresa, invece, fu diversa e la Juventus guadagnò terreno, trovando nel finale il gol vittoria con Locatelli. Un altro aspetto mentale da non sottovalutare in casa Torino riguarda la striscia di sconfitte: due di fila, non ne inanella tre consecutive nel campionato di Serie A dal dicembre 2020 (epoca Marco Giampaolo). Questi due aspetti, sommati, possono incidere, almeno dal punto di vista psicologico, sull’approccio alla gara.

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TIRI DA FUORI - Come fare male tatticamente alla Juventus? I bianconeri nelle ultime settimane hanno dimostrato di essere più quadrati. I numeri dicono che incassano molti meno gol rispetto ai primi mesi stagionali: zero reti subite contro Udinese, Milan, Verona e uno da calcio piazzato contro l’Atalanta. La squadra di Massimiliano Allegri concede molte conclusioni dalla distanza (nessuno in A lascia più tiri da fuori area, ben cinquanta) ma raramente hanno fatto male (appena tre reti subite). Concedere fendenti da fuori area significa difendere bene negli ultimi metri di campo. Per il Torino non sarà semplice, quindi, intaccare le certezze bianconere. Un’arma, però, potrebbe far male: il dialogo a distanza tra esterno ed esterno. In tanti hanno sofferto gli scambi Vojvoda-Singo e anche la Juventus con i suoi laterali difensivi potrebbe peccare in tal senso, soprattutto se dovessero essere Cuadrado (più bravo a spingere che a difendere) e De Sciglio. E il Torino con i suoi otto gol di testa è terzo nella speciale graduatoria.

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ATLETISMO - Il tiro da fuori che la Juventus concede potrebbe essere un’altra freccia nell’arco granata. I granata toccano meno palloni in area di rigore rispetto alla media della Serie A (515 contro i 544 di media) e potrebbero faticare ulteriormente contro una squadra che ha maggiori certezze rispetto al recente passato in difesa. Sarà, inoltre, una partita molto atletica. Il centrocampo della Juventus con l’avvento di Zakaria ha guadagnato punti in tal senso. Il Torino contro il Venezia, complice le assenze, è stato meno dinamico del solito e ciò ha influito sull’andamento del match. Ritrovare le giuste sensazioni in mezzo potrebbe rappresentare una variabile non banale per il Torino nella complicata notte dell’Allianz Stadium.

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