Realista ma battagliero: è un Sinisa Mihajlovic molto diverso, alla vigilia di Lazio-Torino, rispetto a quando presentò, meno di un mese fa, l'altra partita nella Capitale contro la Roma. Allora fece chiaramente capire di non aspettarsi molto. "Per vincere contro la Roma devono succedere tre cose: noi dobbiamo fare una grande partita, non la devono fare loro, e la fortuna deve stare dalla nostra parte", furono le sue parole. Nella conferenza stampa pre Lazio, invece, c'è stato il momento del riconoscimento delle qualità importanti dell'avversario di domani ma anche quello dell'affermazione della convinzione di poter andare a Roma per giocare le proprie carte.
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Lazio-Torino: Mihajlovic realista, ma non rassegnato
Verso la partita / Il tecnico consapevole delle difficoltà del match di stasera, ma più combattivo rispetto alla vigilia del match contro la Roma: sa che il Toro è in ripresa e può giocarsi le sue carte
La conferenza stampa di presentazione di Torino Lazio: Le parole di Mihajlovic - Le parole di Iturbe - Le parole di Benassi
"Domani affrontiamo la squadra forse più in forma del campionato che ha ambizioni di Champions", mette subito le cose in chiaro Miha. "Sono completi in tutti i reparti, sanno fare la partita ma anche giocare di rimessa. Complimenti a Inzaghi", è stata la carezza del tecnico granata nei confronti dell'allenatore biancoceleste, uno che avrebbe dovuto guidare la Salernitana in Serie B e oggi si ritrova a coltivare persino qualche speranza di Champions League e di finale di Coppa Italia. E sa bene, Mihajlovic, che in trasferta il Toro di questa stagione non ha mai fatto vedere grandi cose. "Fuori casa abbiamo sempre faticato e la Lazio non è l'avversaria migliore per invertire il trend", la consueta onestà del tecnico, che è sempre stato schietto e sincero nel parlare in pubblico.
Ma è un Miha che continua ad avere fiducia nel suo gruppo. "Se giochiamo per quelle che sono le nostre potenzialità, possiamo mettere in difficoltà chiunque. Anche la Lazio" ha tenuto a precisare Mihajlovic. In ogni partita, il Toro ha le qualità per dire la sua. Lo spartito tattico della squadra, secondo il tecnico serbo del Torino, vedrà due squadre giocare a viso aperto, per la vittoria. E' nel DNA di Lazio e Torino, che hanno rispettivamente il quinto e il sesto attacco del campionato. Ma i granata dovranno per forza di cose mettere qualcosa di più in fase difensiva e cinismo, se vorranno uscire indenni dall'Olimpico. "Stare attenti dietro, ripartire ed essere cinici", la parola d'ordine impostata da Mihajlovic. In questa stagione, il Toro non ha mai fatto partite da "difesa e contropiede". I granata hanno sempre provato a giocare a calcio, mettendo però in mostra limiti difensivi, sia nei singoli che nell'organizzazione.
E, come si diceva, fuori casa sono arrivate davvero pochissime gioie, per i granata. Ecco perchè non si può non essere realisti: la Lazio è favorita per la partita di stasera e lo sa anche Mihajlovic. Che però è rinfrancato, dopo i segni di rinascita visti nei suoi giocatori nelle ultime due partite, dal punto di vista del carattere. Difficile aspettarsi, dal Toro di quest'anno, un colpaccio fuori casa contro una squadra che sta davanti in classifica. Ma per Mihajlovic delle speranze ci sono: in attesa di quello che sarà il verdetto del campo.
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