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Longo pre Milan-Torino: “La bagarre salvezza è iniziata, non possiamo tirarci indietro”

Nicolò Muggianu

Verdi è disponibile per la partita di domani? Ha già pensato eventualmente a qualche alternativa? 

"Verdi oggi non si è allenato ma è convocato, abbiamo tutta la giornata di domani per valutare se potrà giocare o meno. Abbiamo già preparato qualche idea per sostituirlo, ho almeno un paio di alternative in mente".

Sta pensando all'ipotesi di passare a quattro in difesa?

"Ci sto pensando, in questo momento potrebbe essere una variabile. L'aspetto primario su cui focalizzarsi però non è questo. Questa è una squadra che con la difesa a tre ha fatto bene gli anni passati. Nonostante questo non nego che la difesa a quattro è un assetto che abbiamo nelle corde, anche se soprattutto sui terzini non abbiamo molti ricambi. E' una possibilità che domani o in futuro potremo applicare".

Belotti e Zaza li utilizzerà dal primo minuto, domani o in futuro?

"Penso siano due giocatori che possono coesistere e sicuramente ci sarà modo di vederli insieme. Chiederò loro delle cose e le vorrò vedere, perché se non mi dimostreranno di poterlo fare avrò altre soluzioni. Ma in base ad avversari e altre variabili sono sicuro che li vedremo, sono due ragazzi intelligenti. Quando si vedrà la mia mano? Quando erediti una squadra devi capire cosa devi fare, quando sento parlare del mio calcio mi viene da ridere. Può parlare del proprio calcio chi si siede in panchina a giugno e costruisce la squadra. Poi per mentalità spero che la squadra mi assomigli sempre di più".

Domani cosa potremo vedere del calcio di Moreno Longo?

"Sicuramente l'essere squadra e avere grande equilibrio. La nostra è passata da una delle difese meno battute del campionato a una di quelle più battute. E per di più con gli stessi uomini, questo deve farci riflettere. E' una squadra che concede troppo e deve iniziare ad avere qualche conoscenza in più nella costruzione del gioco. Perché contro squadre sulla carta abbordabili si sono persi punti in passato. Il mio obiettivo è questo, ritrovare il punto medio che fa difendere bene la squadra ma che ci fa anche attaccare sapendo cosa si deve fare".

Contro la Sampdoria abbiamo visto più gioco sugli esterni. Contro il Milan ha preparato qualcosa di diverso?

"Contro la Sampdoria l'obiettivo era quello di iniziare ad avere uno spartito che la squadra iniziasse a riconoscere durante il match. Poi la Sampdoria ci concedeva le fasce laterali, quindi per noi era naturale cercare le fasce perché era lì che eravamo in superiorità numerica. Ibrahimovic? E' un giocatore di uno spessore talmente importante che sarebbe limitante da parte nostra pensare che solo con lui bisogna prendere precauzioni. Penso sempre a un atteggiamento di squadra collettivo, in cui ci si dà una mano; anche contro giocatori come lui che attira su di sé due giocatori per volta".

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