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Torino, l’Asl prende posizione: “I granata non possono giocare con la Lazio”

Il punto / Dopo l’ennesimo caso di positività i casi Covid all’interno della squadra granata sono saliti a otto

Gianluca Sartori

Salgono a otto i giocatori positivi al Covid nel Torino: è quanto è emerso dagli ultimi tamponi molecolari processati. Pertanto la squadra rimane in isolamento domiciliare: è quanto disposto dall’Asl di Torino 1, che ha preso in carico la situazione e deve dunque accertarsi che il focolaio caratterizzato dalla presenza della variante inglese del virus sia arginato il prima possibile. Di conseguenza, appaiono ad oggi ridotte le possibilità che Lazio-Torino, in programma martedì 2 marzo, possa regolarmente giocarsi, anche perché si tratterebbe di far volare una comitiva con altri potenziali positivi da Torino a Roma.

STOP - A farlo pensare è quanto filtra dall’Asl locale: “I calciatori sono cittadini come gli altri e a noi spetta il dovere di tutelare loro e chi li circonda, dunque per quanto ci riguarda Lazio-Torino non si potrà giocare”, affermano dal Dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria locale. L’Asl, martedì scorso ha consegnato al Torino un documento che prevede il blocco dell’attività per sette giorni, quindi fino a lunedì. E ad oggi non ci sono le condizioni per pensare a una retromarcia.

POSSIBILE RINVIO - Dunque si può ritenere che, a maggior ragione dopo il nuovo caso di positività, l’Asl possa fermare la squadra granata anche per la prossima gara di campionato. Da verificare è se la Lega Serie A si limiterà a prendere atto delle osservazioni dei sanitari disponendo il rinvio della seconda partita consecutiva dei granata dopo quella contro il Sassuolo che avrebbe dovuto avere luogo questa sera, ma è stata posticipata al 17 marzo.