Quante possibilità di salvarsi ha il Torino dopo aver raccolto soltanto 8 punti nelle prime 14 giornate di Serie A? Per rispondere a questa domanda abbiamo rispolverato gli almanacchi calcistici dell’ultimo ventennio sportivo e abbiamo individuato tutte le squadre di Serie A che – dal 2000/2001 ad oggi – sono state in grado di raggiungere la salvezza dopo aver racimolato soltanto 8 (o meno) punti nel corso delle prime 14 giornate di campionato.

NICOLA A CROTONE – Per trovare il primo precedente, bisogna andare a ritroso nel tempo di pochi anni: più precisamente, fino alla stagione 2016/2017. Nel corso di quella stagione fu infatti il Crotone di Davide Nicola a centrare l’impresa della salvezza dopo un avvio fatto di soltanto 6 punti nelle prime 14 giornate (addirittura 9 a fine girone d’andata). I pitagorici chiusero poi la stagione al 17° posto con 34 punti, centrando una salvezza da molti definita “miracolosa” e che portò il tecnico Davide Nicola ad attraversare l’Italia in bici partendo da Crotone e arrivando fino allo Stadio Filadelfia.
MAZZARRI A REGGIO – Un’impresa simile riuscì anche a un’altra vecchia conoscenza del Torino: Walter Mazzarri. L’ex tecnico granata, infatti, è stato in grado di salvare per ben due volte (nel 2004/2005 e nel 2005/2006) la Reggina dopo aver ottenuto meno di 8 punti nelle prime 14 giornate di Serie A. La prima volta, in ordine cronologico, è quella relativa alla stagione 2004/2005 con la formazione calabrese che collezionò soltanto 7 punti nelle prime 14 partite e poi riuscì a salvarsi chiudendo il campionato con 44 punti (impresa riuscita nello stesso anno anche al Siena, che di punti nelle prime 14 ne raccolse 8 e poi riuscì a salvarsi). L’anno seguente, nel 2006/2007, WM riuscì a far persino meglio: la sua Reggina – penalizzata di 11 punti dopo le vicende legate a Calciopoli – si ritrovò alla 14° giornata con solo 6 punti. I 51 punti raccolti sul campo (40 effettivi dopo la penalizzazione) da Rolando Bianchi e compagni a fine stagione permisero però agli amaranto di salvarsi, raggiungendo il 14° posto.

LE ALTRE – Anche la Fiorentina, sempre nel 2006/2007, si salvò dopo aver raccolto soltanto 8 punti nelle prime 14 giornate. In quel caso però, è doveroso ricordarlo, la squadra allenata da Cesare Prandelli era una vera e propria corazzata del calcio nostrano, tanto che riuscì ugualmente a qualificarsi alla successiva Coppa Uefa nonostante i 19 punti di penalizzazione inflitti a inizio stagione in seguito alle vicende legate a Calciopoli. L’ultimo precedente, datato 2002/2003, riguarda invece nuovamente la Reggina. In quel frangente gli amaranto riuscirono a salvarsi nonostante i soli 7 punti raccolti nelle prime 14 giornate dal tecnico Bortolo Mutti, poi esonerato a inizio novembre 2002 in favore di Luigi De Canio. In quel caso fu fondamentale il cambio in panchina, con il tecnico ex Napoli che riuscì a dare la scossa alla squadra trascinandola fino a una salvezza che ebbe dell’incredibile. Tirando le somme, i casi di salvezze raggiunte partendo da una situazione di punti come quella del Torino di oggi non sono molti: servirà trovare le risorse per trovare un cambio deciso di inerzia. Per i tifosi granata è lecito fare tutti gli scongiuri.
Il problema e’ che quelli che ci mandano in B a parte Belotti giurano eterno amore al Toro.Noi dobbiamo tenere e prendere giocatori che ci tengono in serieA.Spronarli e incentivarli a rimanere .Gli scarsi che sono contenti di rimanere vediamo di venderli alla Juve e al Milan.GRAZIE CAIRO vi fai passare delle meravigliose feste.
Manco schone a parametro zero, andrà probabile al monza. Intanto la gazzetta titola che il rinforzo a centrocampo e baselli. Se va avanti così la b è certa
Intanto, mentre la nostra società dorme sembra che nainggolan stia effettuando le visite mediche per il Cagliari. Solo noi facciamo la pesca a strascico. Ci sarebbe nandez, per circa otto milioni, centrocampista uruguaiano, che è stato premiato come miglior centrocampista centrale della nazione. Ma noi solo scarti e agli ultimi secondi, forse. Non capisco perché solo noi dobbiamo essere sempre quelli che raccolgono gli scarti senza nessun senso nell amalgama della squadra
Ho dimenticato, fonte TMW, a parte il mio commento che sui presupposti siamo messi; direi bene
Ah se si potesse tornare al 30 dicembre 2019 e eliminare il 2020, ma non esiste bacchetta magica per farlo né per la via quotidiana stravolta dalla pandemia né per il Torino travolto da se stesso e da una gestione non lungimirante. Siamo al 30 dicembre 2020 ed è meglio tralasciare di fare un bilancio di questo anno che ha visto la miserrima squadra granata inanellare uno dopo l’altro record negativi perché sarebbe come tirarsi una martellata sui piedi, entrambi dal momento che l’anno finisce molto peggio di com’era iniziato. Infatti, il 30 dicembre 2019 il Torino era decimo in classifica con 21 punti dopo 17 giornate con media 1,23, mentre oggi è ultimo con 8 punti racimolati in 14 gare con media 0,57.
Adesso i tifosi possono solo aggrapparsi al mercato nella speranza che il presidente Cairo non commetta i soliti errori. La priorità assoluta è rinforzare il centrocampo. Circolano i nomi di Krunic, Abdoulaye Touré, Lobotka e Alfred Duncan e sorge spontanea la domanda: chi fa questi sarebbe il più adatto al Torino? Molto difficile dare una risposta, nessuno di loro è uno di quei giocatori che possono far sognare i tifosi, si tratta di più o meno discreti calciatori per cui oggettivamente non si può sapere se immessi in un contesto problematico com’è quello del Torino possano effettivamente aiutare la squadra a risollevarsi. E’ come il cane che gira su se stesso per prendersi la coda credendo che non faccia parte del suo corpo.
La cosa migliore che può accadere e che Giampaolo, visto che al momento è stato riconfermato alla guida della squadra, abbia la forza di chiedere specifici giocatori e che uno dei quattro o nel caso abbia fatto qualche altro nome gli sia consegnato già il 4 gennaio, giorno di apertura del mercato. Cairo ha un grande debito nei confronti di Giampaolo visto che in estate non gli ha dato né il regista né il trequartista per cui in questa sessione di mercato avrebbe il dovere morale di accontentare l’allenatore, tanto più che non pare proprio essere uno che pretende chissà quali giocatori, se non quelli funzionali alla sua idea di gioco. Ovviamente oltre al centrocampista servirebbero anche un difensore e un attaccante, ma piuttosto che arrivino tre giocatori in cerca di riscatto è meglio che gli eventuali sforzi si concentrino solo su uno di qualità media tendente all’alta e nel caso deve essere appunto un centrocampista.
Il Torino e i suoi tifosi non meritano di subire l’onta della 7ª retrocessione, dopo il fallimento i granata furono ammessi in cadetteria però non si trattò di una retrocessione dovuta a demeriti sul campo, e poi trascorrere la prossima stagione per la 13ª volta in Serie B. Affinché il 2021 non sia per il Torino anche peggio del 2020 ci si può solo affidare a Cairo e confidare che agisca bene e tempestivamente nel mercato di gennaio. Auguri. Direi che come presupposti siamo messi, direi bene
Proprio strano che non ci sia il Maestro in queste imprese epiche!
Comunque questo articolo ci ricorda che il rimedio c’è.
Richiamare Mazzarri 😀
La salvezza e’ possibile?
La salvezza e’ possibile se cambiamo la metalita e la filosofia del gioco.
La salvezza e’ possibile se abbiamo un coach posittivo e di non accettare passaggi a vuoto, troppo forti e indietro senza ragioni giustificate.
La salvezza e’ possibile se abbiamo un centro campo forte e incisivo. Meite e semplicimente un peso grosso per la squadra… ma il Mister continua ad usarlo… senza successi.
La salvezza e’ possibile se giociamo con un cuore granata e se giociamo per la nosta maglia.
La mia formazione preferita e’:
Sirigu
Izzo-Lyanco-Bremer-Buongiorno
Singo-Baselli-Rincon/Ansaldi
Verdi-Belotti-Edera/Bonazzoli
Verdi-Belotti-Edera
Certo che la salvezza è possibile, non siamo inferiori a ad almeno 7/8 squadre, ma bisogna cambiare qualcosa soprattutto a centrocampo servono almeno un paio di giocatori veri e non i nomi che iniziano a circolare…. Che non giocano nelle rispettive squadre…. già scarse….
…aggiungerei cambiare allenatore!
In questi 8 punti ed oltre 30 supposte prese cè tanta roba..Partendo da una società ambiziosa e preparata,un maestro dall invidiabile palmares,al bel gioco
spumeggiante e la difesa granitica, calciatori contenti che seguono il mister e serie prospettive di miglioramento!Altre considerazioni?Un ds emergente,un presidente innamorato del Toro ed un allenatore per bene,tutti gli ingredienti per un futuro roseo
Ma come? dimentichi un DG lungimirante e invidiato da tutti i maggiori club in Europa…
Credo che Cairo non abbia i soldi per fare sia il mercato ed eventualmente cambiare anche l’allenatore. O una cosa, o l’altra. Se si vedrà qualcosa di decente a Parma, la vittoria per intenderci, comprerà qualcuno, altrimenti sarà addio a Giampaolo e farà
qualche scambio economicamente poco rilevante. Se avete notato, dopo Napoli, non sono arrivate né convinte conferme e neanche apprezzamenti per l’allenatore. Cairo è un avaro e freddo calcolatore e molte altre disdicevoli cose, ma ha capito che dovrà almeno tentare di fare qualcosa. Prima di andarsene.
La salvezza secondo me è possibile perché a livello di rosa giocatori siamo superiore nettamente almeno a a 5/6 squadre mi sembra però che in tutte le rimonte ci sia stato un cambio in panchina è inutile che molti continuano a difendere questo allenatore che secondo me non va neanche bene per motivare questi caproni
La domanda dovrebbe essere posta in modo differente.
Come può salvarsi una squadra che per tutto il 2020 è stata l’ultima in classifica che ha cambiato tre allenatori e tra un po’ il quarto e che ha sempre gli stessi giocatori?
Qua non è questione di matematica ma di sostanza e di calcio.
Per la verità i giocatori cambiano. Quello che resta sempre lo stesso è un altro.
la rosa attuale è praticamente la stessa dello scorso campionato intendevo quello.
Difficile pensare a partite e risultati diversi purtroppo
Vabbè……siamo a 3 punti dallo Spezia e se lo battiamo in vantaggio negli scontri diretti
Bene, dopo 15 anni di presidenza, ci ha portato a una cavalcata che culmina ad oggi. Dobbiamo spearare in un miracoloso girone di ritorno per restare in A. Nulla di diverso dalle presidenze raffazzonate e improvvisate dagli anni 90 al 2005. GRAZIE URBANO!
Beh dai, è successo più volte di quelle che pensavo… speruma…
E chi visse sperando…..
Siamo nelle mani di Cairo: che puzza!