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Torino: rinnovo di Djidji in stand-by, ma Juric prova a spingere per un accordo

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Al momento il centrale sta valutando la possibilità di cambiare aria dopo cinque anni
Alberto Giulini Vicedirettore 

"Il più sottovalutato di tutta la squadra": così Ivan Juric ha descritto Koffi Djidji, auspicando che si possa trovare una soluzione per tenere in rosa il difensore anche in futuro. Il contratto del giocatore scadrà il prossimo 30 giugno ed al momento non c'è un accordo per il rinnovo. Al giorno d'oggi le strade del Toro e di Djidji sembrano destinate a separarsi al termine della stagione, anche se ancora non è detta l'ultima parola.

La stima di Juric: "Accetta il duello con chiunque"

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La stima da parte di Juric non manca affatto. Del resto è stato proprio il tecnico croato a rilanciare la carriera del difensore, puntando con decisione su di lui dopo la stagione trascorsa in prestito a Crotone e culminata con la retrocessione dei calabresi. "Djidji è un giocatore forte, accetta il duello contro qualsiasi avversario ed è anche migliorato tecnicamente. Il suo addio sarebbe una perdita enorme" ha spiegato in modo molto chiaro Juric, che ha fatto del francese la sua prima scelta per il ruolo di braccetto destro della difesa a tre. Per puntare su di lui è stato allontanato Armando Izzo, prima messo ai margini e poi ceduto al Monza.

Rinnovo lontano: Djidji valuta nuove esperienze

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A frenare la trattativa per il rinnovo - come ammesso dallo stesso Juric - è stato fino a questo momento il giocatore, che sta valutando la possibilità di provare nuove esperienze dopo cinque anni dal suo approdo in granata. "La società fa le sue scelte ma non è che non voglia rinnovarlo; è il ragazzo che fa le sue valutazioni, ma io mi auguro che si trovi un accordo" aveva spiegato molto chiaramente Juric dopo la partita contro il Monza. Al momento le possibilità di arrivare al rinnovo sembrano poche, ma non c'è nulla di deciso (il giocatore da febbraio può firmare con un altro club, ma ancora non risulta lo abbia fatto). La stima dell'allenatore e la consapevolezza di poter essere al centro del suo progetto possono essere un fattore in grado di interessare il difensore classe 1992, che però ha diverse offerte sul suo tavolo. Al momento, come detto, per il suo rinnovo la lancetta va verso il no. Ma non si possono escludere colpi di scena.

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