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Thiago Motta pre Torino-Bologna: “Conosco bene Juric, è un vero competitore”

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Le parole del tecnico dei felsinei alla vigilia di Torino-Bologna
Enrico Penzo
Enrico Penzo Redattore 

Poco fa è terminata la conferenza stampa di Thiago Motta. Il tecnico dei felsinei ha presentato Torino-Bologna, che si giocherà domani sera alle ore 20:45. A seguire le dichiarazioni dell'allenatore alla vigilia.

Il ricordo di Superga può essere una motivazione in più per il Torino?

"Può essere. Servirà massima concentrazione per quello che succederà, bisogna essere pronti ad affrontare una buonissima squadra, allenata molto bene da Juric. É un vero competitore, che riesce a trasmettere tutto questo ai ragazzi, il Toro è una squadra che vuole giocare a calcio, si difendono molto bene, prendono pochi gol e noi siamo pronti ad affrontare questa bellissima partita che abbiamo domani. Dopo Monza e Udinese volevo scusarmi con Cannavaro e Palladino, io volevo sollevare una critica costruttiva sulla mentalità e su certi comportamenti in campo. Mi scuso con loro due perché non volevo sollevare nessuna polemica. Siamo molto soddisfatti di aver scritto la storia di questo club, saremo di nuovo in Europa dopo 22 anni. Siamo felici di poter provare ad andare in Champions. Di fronte avremo una squadra forte, ma noi siamo qui con grandi motivazioni, siamo felici di avere questo obiettivo, provare ad andare in Champions".

Cosa l'ha convinta di più di questo gruppo in questi giorni?

"Siamo qui con la voglia di fare qualcosa di più. Ringrazio i miei ragazzi per aver seguito sempre le nostre linee, ringrazio anche chi ha partecipato di meno, allenandosi sempre bene in allenamento. É grazie a loro se il livello si alza sempre di più, perché chi gioca deve essere in forma e attento. Ieri abbiamo fatto un allenamento fantastico. Perchè anche chi sapeva che domani non sarebbe partito dal 1' minuto ha fatto un buon allenamento. Di conseguenza gli altri hanno dovuto dimostrare un alto livello. Questa è la forza di questo gruppo, non abbiamo nessuna pressione e nessuna ossessione, solo una responsabilità bellissima di entrare in una situazione storica, ossia di poter entrare in Champions. Già siamo in Europa dopo 22 anni, ma perchè non provare ad entrare in Champions?".

Saelemaekers partirà come trequartista?

"Sta dimostrando un grande livello in questo momento. Da quando è arrivato ha migliorato il nostro gioco. Ha grande pressione, vuole dimostrare di essere di alto livello, ha avuto bisogno di un po' di tempo per adattarsi, oggi insieme ai suoi compagni sta dimostrando di essere di alto livello. È in un buon momento perchè sta segnando, ha attenzione con e senza palla, sta bene e spero possa continuare così fino a fine stagione. Sarebbe difficile sottolineare un ragazzo che in questo momento sta meglio di altri. Uno di cui spesso non parliamo e che ha dato tanto equilibrio alla squadra è Remo Freuler, è un ragazzo fondamentale per permettere al Bologna di fare il calcio che fa".

I dirigenti cosa le hanno chiesto ad inizio stagione? Questa squadra ha bisogno di molto per fare bene in Europa? Ne ha parlato con i dirigenti?

"No, non ne abbiamo parlato, ma per mantenere alto il livello ogni rosa deve migliorarsi. Pensiamo ad alzare il livello ancora di più. Sono situazioni queste che vedremo dopo. Ora bisogna pensare al Torino, è una squadra con buoni giocatori e un allenatore forte. Da quello che vedo da quando è arrivato Juric si è alzata la costanza della squadra.. Ivan ha aiutato, vuole vincere tutte le partite. Poi il campionato è competitivo e difficile, ma c'è da fare i complimenti a lui per il lavoro fatto in questi 3 anni".

Juric l’ha definito “Mezzo genio”: quanto c’è del Motta giocatore nell’allenare questa squadra?

"Quello che ho fatto da giocatore era pensato per gli allenatori che ho avuto e la mia volontà personale era di aiutare. Anche quando abbiamo giocato insieme a Genova tutti mettevano del suo. Oggi vorrei vedere un calcio sempre in avanti, giocando tecnicamente bene e mettendo in difficoltà l’avversario, ma non sempre è possibile. Oggi sono molto orgoglioso di avere questo gruppo che fa le cose insieme: quando c’è da giocare bene, quando c’è da lottare come ad esempio a Roma, dove ci siamo anche difesi bene. Questi ragazzi insieme cercano di mettere tutto quello che hanno, la loro miglior versione per il bene della squadra".

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