LA SCOSSA GRANATA

Un primo tempo deprimente, poi la scossa granata

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Torna l'appuntamento con "La Scossa Granata" la rubrica di Michelangelo Suigo
Michelangelo Suigo Columnist 

Tornano i 3 punti dopo due passi falsi. Settimo risultato utile consecutivo per il Toro, con 12 punti, 8 gol fatti e 2 subiti. Festeggia con una vittoria casalinga le cento panchine in granata, Ivan Juric, che con il Toro batte 2-0 il Lecce di Roberto D'Aversa e resta attaccato alla zona Europa. I gol di Bellanova (il 1° in granata) e Zapata (7° sigillo di Duvan) - con anche una rete annullata ad Okereke nel finale - regalano i tre punti al Toro. Inizio di partita equilibrato, con entrambi gli schieramenti molto ordinati e in fase di studio. La prima opportunità se la crea il Lecce, con Piccoli che sugli sviluppi del corner battuto da Oudin sfrutta la presa sbagliata da Milinkovic-Savic e tenta la girata a porta sguarnita, colpendo debolmente e trovando l'intervento di Masina.

Arriva poi un bel tiro di Vlasic che esce di poco e il primo tempo scivola via mestamente, avaro di emozioni e con ritmi bassi. Altra musica in avvio di ripresa, con il Torino che riesce a trovare il gol del vantaggio al minuto 50, grazie alla bella conclusione di Bellanova che riceve al limite dell'area e calcia sul secondo palo infilando Falcone. E' 1-0 per l'undici di Juric, che dal 70' si ritrova anche in superiorità numerica per l'espulsione di Pongracic e quasi immediatamente va vicino al raddoppio, con il cross di Ilic e il colpo di testa del neo entrato Sanabria respinto sulla linea di porta dal super riflesso di Falcone. Il 2-0 si concretizza dieci minuti più tardi, con il calcio d'angolo battuto bene da Vojvoda e l'inserimento coi tempi giusti di Zapata, che anticipa Gendrey e piazza in rete il pallone che di fatto blinda in favore dei granata il risultato.

Il Toro visto contro il Lecce è stato decisamente a due facce. Molle e senza idee nella prima frazione, con totale assenza di movimenti senza palla a dettare il passaggio in profondità. Incisivo e frizzante nella seconda. Un pò lo specchio della stagione: siamo aggrappati al gruppo per l'Europa, pur giocando talvolta non bene, soprattutto contro le squadre che si chiudono. Il calendario recente, teoricamente favorevole, non ci aiuterà però nelle prossime partite: Lazio in casa, Roma fuori, Fiorentina in casa e Napoli fuori. Sono 4 partite chiave, 4 scontri diretti, 4 spareggi per capire se abbiamo davvero chances per andare in Europa. Quello che fa sperare, paradossalmente, è che contro squadre forti abbiamo fatto meglio rispetto a compagini sulla carta inferiori a noi. D'ora in poi, però, questo Toro non basterà più: serve un salto di qualità.

L'ambiente è favorevole, la Maratona commovente. Siamo passati dalla contestazione del 6 novembre scorso, prima di Torino-Sassuolo, all'incoraggiamento costante anche dopo il brutto primo tempo con il Lecce. Con uno score, dalla contestazione, di 6 partite vinte (di cui 5 in casa), 6 pareggi e 2 sconfitte, 16 gol fatti e 6 subiti e 1,71 punti di media a partita. Ora abbiamo 36 punti. Volendo fare una simulazione (che, ovviamente, non considera le tante variabili), la proiezione a fine campionato ci vedrebbe a 57 punti. Certo, oltre ai punti persi recentemente con Salernitana e Sassuolo, pesano quelli "rubati" con Monza e Frosinone. Ma è meglio pensare una partita alla volta...Quindi sotto a chi tocca e SFT!

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