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Operazione Allianz Stadium

Editoriale / Sarà il derby a dire se questo Torino è da Champions League

Gianluca Sartori

"Vincere il primo derby all'Allianz Stadium per prendersi una storica, prima qualificazione in Champions League. No, non è solo un sogno ma può e deve essere un obiettivo per questo Torino di Mazzarri. Che di tabù ne ha già sfatato uno, la vittoria sul Milan, la prima nell'era Cairo. Un successo strameritato, che attribuisce pienamente al Torino il rango di concorrente per la coppa delle grandi orecchie, gli consente di aggiudicarsi il vantaggio negli scontri diretti con il Milan e gli permette di rimanere davanti alla Lazio. E' stata un'affermazione rotonda, netta, meritata. Una vittoria che esalta il progetto Mazzarri, che non a caso abbiamo sempre definito credibile. Compattezza del gruppo, impatto agonistico e organizzazione difensiva (sono 15 i clean sheet del Torino su 34 partite: un'enormità), pure senza un gioco spumeggiante - ma anche su questo piano i miglioramenti si stanno vedendo - sono sufficienti per fare strada in questa Serie A. E il Torino, per merito dell'allenatore e dei suoi interpreti, è una massima espressione delle qualità sopra elencate.

"Quanta strada può fare ancora questo Torino di Mazzarri lo dirà soprattutto il derby in casa della Juventus. Sarà l'Allianz Stadium a dirci definitivamente se questa squadra è veramente da Champions League. Perchè l'Atalanta vincendo a Napoli ha sparigliato le carte e occorre risponderle con un colpo uguale o superiore. Perchè i bianconeri saranno arbitri della corsa Champions, dovendo incontrare anche Atalanta e Roma. Perchè il Torino ha probabilmente il calendario più duro tra tutte le concorrenti. E poi perchè prendersi una vittoria contro Cristiano Ronaldo sarebbe un messaggio incredibile al campionato. Il Torino partirà per l'operazione Allianz Stadium con un giorno di riposo in meno, con l'allenatore a forte rischio squalifica e con una difesa da reinventare per l'assenza di Moretti, ma con Baselli e Falque pronti a tornare, con un'ondata di entusiasmo da sfruttare, con la consapevolezza di chi in trasferta ha perso una sola volta e con la voglia di salire a Superga a fare onore agli Invincibili nel migliore dei modi. Intanto ci sentiamo di dire che, a prescindere da come finirà la stagione, il Torino ha già un grande merito: quello di aver fatto tornare a sognare un intero popolo. Non ci pare poco.