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Atalanta, dal centrocampo 12 gol: che differenza con quello del Torino

NAPLES, ITALY - APRIL 22: Robin Gosens and Marten de Roon players of Atalanta BC celebrate the victory after the Serie A match between SSC Napoli and Atalanta BC at Stadio San Paolo on April 22, 2019 in Naples, Italy.  (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Focus on / Gasperini ha a disposizione una mediana proveniente da tutta Europa. Sugli esterni tanta qualità con Hateboer, Gosens e Castagne

Andrea Calderoni

Qualità, passo, capacità di inserimento: i centrocampisti dell’Atalanta sono un buon mix di tutte queste imprescindibili variabili per i giocatori moderni. Marten De Roon, Remo Freuler, Mario Pasalic e Ruslan Malinovskyi costituiscono una cerniera in mezzo al campo invidiata da quasi tutte le squadre italiane e non soltanto. In tal senso servirà una prestazione maiuscola dei colleghi granata per contenere le offensive nerazzurre, che nascono proprio dalla e sulla mediana.

MEDIANA - Il numero di gol siglati in stagione dai quattro sopra citati è realmente significativo: dodici reti, una media di tre a centrocampista. Stride il paragone con la mediana del Torino, che ha segnato fino ad oggi solo un gol, quello di Tomas Rincon contro la Spal (la rete granata in casa del Sassuolo è stata attribuita ad un autogol di Locatelli). Il migliore nella speciale graduatoria è Pasalic: sei gol (quattro in Serie A, due in Champions League) in 25 apparizioni. A tre firme Malinovskyi, a due Freuler e a una De Roon, il più incontrista dei quattro e anche quello più utilizzato (2.040 minuti contro i 1.938 di Pasalic). Nessuno dei quattro è italiano, ma la commistione di Paesi Bassi, Svizzera, Ucraina e Croazia crea una mediana indubbiamente solida, soprattutto quando le gambe girano. La condizione fisica dell’Atalanta appare, risultati e prestazioni alla mano, in calo. In effetti, il problema principale riscontrato dalla squadra di Gian Piero Gasperini contro la Spal è stato la minor capacità di contenimento del centrocampo. E se crolla quel muro, allora anche una macchina come l’Atalanta può incepparsi.

ESTERNI - Ma la forza dei bergamaschi non risiede solamente nel cuore del centrocampo. Gasperini, infatti, punta forte, fortissimo sulle corsie laterali. Il suo 3-4-3 o 3-4-1-2 si è fatto apprezzare nel corso del tempo proprio in tal senso. Il ruolo degli esterni di centrocampo è imprescindibile, soprattutto per l’aggressione alta che l’Atalanta porta costantemente durante le proprie partite. In tal senso i vari Robin Gosens e Hans Hateboer sono delle garanzie. Inoltre, hanno già sfornato 8 assist in due in stagione, equamente suddivisi. Nell’ultima gara con la Spal complice l’assenza per squalifica di Hateboer è stato allargato De Roon e la differenza è balzata all’occhio. Tra l’altro l’Atalanta sta facendo a meno di Timothy Castagne (due reti e due assist in 18 apparizioni). Anche quando si parla di Gosens non ci si può dimenticare dei gol: sette, di cui sei in campionato, che se sommati ai dodici della mediana e ai due di Castagne fanno ventuno. Ecco questo dato meglio di ogni altro spiega la ragione dei successi dell’Atalanta non soltanto in Italia, ma anche in Europa.