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Guarnieri (Radio Sportiva): “Non mi aspetto una Roma già con la testa in finale”

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In vista della sfida contro la Roma di José Mourinho abbiamo fatto una chiacchierata con chi conosce molto bene i giallorossi

Federico De Milano

Domani, venerdì 20 maggio 2022, il Torino chiuderà la propria stagione affrontando la Roma tra le mura amiche. Per conoscere meglio lo stato di forma della formazione capitolina abbiamo fatto una chiacchierata con chi è sempre molto vicino all'ambiente giallorosso. Si tratta di Gianluca Guarnieri di Radio Sportiva e Goal di Notte che ha saputo introdurci molto bene a questo incontro con degli spunti molto interessanti.

Buongiorno Gianluca, come stanno fisicamente i giocatori della Roma? Nelle ultime settimane hanno disputato molte partite a causa degli impegni europei.

"A livello fisico posso dire che stanno bene, è chiaro che la stanchezza c'è perché con la finale di Tirana la Roma arriverà a 55 partite ufficiali in stagione e sono tante. Però per la Roma si tratta di una partita importante e lo stesso Mourinho lo ha detto in conferenza stampa. Vincendo contro il Torino, la Roma andrebbe matematicamente in Europa League senza dover puntare tutto sulla finale di mercoledì. Ci saranno alcune assenze, mancheranno Mkhitaryan, Smalling, Zaniolo e Karsdorp".

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C'è la possibilità che la testa dei giocatori sarà proiettata solamente alla finale di Conference League e che dunque prendano sotto gambe la sfida contro il Toro?

"Il peso della finale si farà sentire però penso che domani la testa sarà a Torino. È chiaro che la finale occupa gran parte dei pensieri dell'ambiente romanista. Erano 31 anni che non c'era una finale europea e sarebbe importante centrare un obiettivo come questo per l'immagine della società. La partita contro il Torino sarà comunque importante anche per chiudere bene un campionato che ha visto la Roma andare un po' a rilento soprattutto nelle ultime partite con dei pareggi in casa con Bologna e Venezia che hanno rallentato la marcia".

La Roma è cambiata rispetto al match d’andata che era finito 1-0 con gol di Abraham? Nonostante la sconfitta del Torino fu una partita abbastanza equilibrata.

"Sì è cambiata. All'epoca la Roma giocava ancora spesso con la difesa a quattro. Adesso invece gioca da qualche mese stabilmente con la difesa a tre e ha avuto una metamorfosi. Nella partita d'andata ci fu equilibrio e un solo gol segnato anche se di solito le partite tra Torino e Roma sono piuttosto gagliarde e ricche di gol. Rispetto a quella partita sono anche arrivati nuovi giocatori nel mercato di gennaio come Sergio Oliveira che è importante a centrocampo".

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Dopo il loro primo anno sulle panchine di Torino e Roma si può affermare che Juric e Mourinho siano state due scelte davvero azzeccate da parte delle società?

"Si sono state scelte importanti. Juric è un ottimo allenatore e anche Verona aveva fatto vedere un calcio aggressivo. Lui dà grande carica emotiva ed è adatto al Torino secondo me perché c'è una tradizione importante come grinta e attaccamento alla maglia e lui ricalca bene queste caratteristiche. Per quanto riguarda Mourinho invece parla già il suo curriculum. Lui spesso carica molto l'ambiente e il suo carisma vuol dire tanto. Ha ricaricato tanto la piazza dopo la gestione Fonseca".

Quali sono i giocatori della Roma più in forma in questo momento? Chi dovrebbe temere maggiormente un tifoso del Toro?

"Mi viene da dire Lorenzo Pellegrini che è in forma ed è un giocatore che con Mourinho ha raggiunto vette mai toccate finora. Basta vedere l'elevato numero di reti e assist che ha realizzato. Abraham dovrebbe giocare e se ci dovesse essere sarà come sempre un grande pericolo anche se adesso è un po' stanco. Un altro giocatore che voglio segnalare e che dovrebbe scendere in campo è El Shaarawy che se gioca vicino alla porta sa come rendersi pericoloso".

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