""In settimana ci siamo allenati per affrontare una difesa a quattro. Quando si sono schierati a cinque abbiamo avuto delle difficoltà". Così Walter Mazzarri analizza il pareggio di ieri della sua squadra. La chiave del match è stata proprio quella. Il Torino nella prima frazione di gioco, pur non alzando i ritmi, ha dominato la gara sprecando anche alcune occasioni da rete. Nella ripresa Rolando Maran ha mescolato le carte ed ha messo in campo il suo Chievo con tre centrali in difesa e due terzini, sostanzialmente una reparto arretrato a cinque, giocando a specchio rispetto al Torino. La squadra granata non si è saputa riorganizzare e non è riuscita nell'affondo decisivo che poteva portare i tre punti.
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Chievo-Torino 0-0, Mazzarri imbrigliato e prudente: Edera poteva servire prima
Il confronto / La difesa a cinque dei padroni di casa ha scombussolato i granata
"L'intuizione di Maran è stata decisiva per il proseguo del match. Dalla panchina il tecnico granata, invece, non ha saputo risistemare la sua squadra e renderla a trazione anteriore. Contro l'Inter Mazzarri ha insistito per giocare con tre attaccanti davanti, rischiando ma strappando i tre punti ai nerazzurri ed, è il caso di dire, che la fortuna ha aiutato gli audaci. A Verona è successo il contrario, il tecnico è stato troppo remissivo. Il cambio di Simone Edera è arrivato troppo tardi (40' st). Il prodotto della Primavera granata non si può dire che abbia acquistato la giusta maturità per essere decisivo e cambiare il volto di un match ma avrebbe potuto dare un po' di freschezza davanti, in un attacco che non ha trovato sbocchi grazie alla gabbia creata da Maran ad hoc.
Mazzarri avrebbe anche potuto rispondere alla difesa a cinque di Maran, mettendo il suo Toro con quattro difensori dietro ed un attaccante in più davanti. Il motivo per cui non ha tentato questa soluzione è stato spiegato in conferenza stampa: "Queste possono essere partite a rischio, che se si sbilancia troppo in avanti si potrebbe anche rischiare di subire gol". Un po' di coraggio in più ieri non sarebbe guastato ma, evidentemente, il tecnico toscano aveva paura dei rischi che si potevano correre dietro e, probabilmente, vuole ancora rodare la sua squadra su uno schema difensivo con tre uomini dietro. La sua idea di calcio si basa sulla difesa a tre e, dopo aver lavorato diverso tempo con la squadra per raggiungere i giusti equilibri, adesso vuole consolidarli.
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