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Il “Grande Torino” volta le spalle al club: stadio semi-deserto e chi c’è contesta

Il fatto / Durante la gara di ieri sera tanta la contestazione del pubblico granata

Luca Sardo

"Brutta serata quella di ieri per il Torino di Walter Mazzarri che allo stadio Olimpico Grande Torino si è fatto rimontare - dopo esser passato subito in vantaggio al 4' grazie al destro micidiale di Rincon - dalla Spal di Semplici. Ma a peggiorare il ricordo finale del 2019, oltre al risultato del campo, c'è stato il contesto circostante. L'atmosfera allo stadio è stata prima surreale e poi bollente. Maratona vuota al centro (una protesta annunciata e legata all'intricatissima questione della curva Primavera), certo, ma in tutti i settori c'erano larghi vuoti (quelli in Primavera sono stati colmati da ragazzini delle Academy e della Scuola Calcio). Il dato finale dell'affluenza parlava di poco più di 6400 spettatori paganti.

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CONTESTAZIONE - C'è una frattura tra il Torino e i suoi tifosi, esisteva già prima della partita e di certo non si è rimarginata dopo. Prendiamo quanto successo in Maratona: i tifosi presenti erano disposti sui lati della curva e, non appena la Spal ha segnato la rete del pareggio con Strefezza allo scadere della prima frazione di gioco, hanno iniziato a contestare la squadra e la società fischiando i giocatori in campo e cantando cori contro Urbano Cairo e Walter Mazzarri. Molti sono stati i fischi all'intervallo per i granata, ma anche durante la partita contumelie verso presidente e allenatore si sono percepite chiaramente; alcuni tifosi presenti in Maratona e Primavera hanno ad un certo punto acceso le torce dei propri smartphone, ad effettuare una sorta di "panolada" moderna. Soprattutto è a fine partita che i tifosi si sono fatti sentire.

RAPPORTO DA RECUPERARE - Esasperazione e avvilimento: questi i sentimenti dominanti tra i tifosi per una stagione che avrebbe dovuto portare un salto di qualità dopo i promettenti segnali della seconda metà del campionato scorso e invece sta vedendo la squadra granata fare il passo del gambero. Starà al Torino trovare nel nuovo anno il modo di trasmettere nuove emozioni ai suoi tifosi e recuperare quella sinergia col pubblico che esisteva fino al maggio scorso e che oggi, a fine 2019, è solo un ricordo.