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Il Milan fraseggia e punge a sinistra: al Toro serve quel cinismo fin qui mancato

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I temi tattici del match dell'Olimpico-Grande Torino tra i granata di Ivan Juric e i rossoneri di Stefano Pioli

Andrea Calderoni

Cosa attendersi tatticamente da Torino-Milan? I rossoneri hanno dimostrato nel corso della stagione di saper leggere molto bene le partite. La squadra di Stefano Pioli si caratterizza per prestazioni difensive molto intense e precise. Il Milan inizia abitualmente il pressing con un baricentro alto ma non così aggressivo, tenendo cioè il suo trequartista in una posizione più arretrata rispetto a Giroud (o Ibrahimovic), così da non costringere sistematicamente uno dei mediani a scalare in avanti, e di conseguenza uno dei due difensori ad accorciare verso il trequartista rivale. In quanto a pressione in avanti, dunque, è lecito attendersi un Torino più predisposto rispetto al Milan, anche perché i rossoneri hanno anche ottime proprietà di palleggio.

Milan-Torino

POSSESSO - Tonali agisce soprattutto davanti alla difesa come unico riferimento, mentre Bennacer alza spesso la sua posizione e Kessié (o chi gioca sulla trequarti) tende a tirarsi fuori dalla trequarti, agendo quasi come una mezzala, andando così a svuotare una zona che viene riempita dal posizionamento accentrato di un Messias e di un Leão, oppure dalle corse in conduzione di un Theo Hernandez. Proprio gli ultimi due citati costituiscono una corsia di sinistra particolarmente performante per il Milan. Si tratta a tutti gli effetti di un'arma molto preziosa e affilata a disposizione di Pioli. A tal proposito dovrà essere attento e bravo il Torino a non farsi trovare impreparato sulla destra. Dovranno sempre esserci raddoppi e chiusure preventive.

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PRATICO - Il Milan non è una squadra che sfrutta troppo l'arma del cross (13° posto nella speciale graduatoria contro il 4° del Torino) e non segna nemmeno molti gol di testa (appena 5 contro gli 8 dei granata), ma ha una grande capacità di infilarsi in area di rigore e sa andare alla conclusione con facilità. I rossoneri sono secondi soltanto all'Inter per numero di conclusioni verso la porta (490 contro 506) e hanno il terzo attacco del torneo. All'andata, ad esempio, il Torino giocò meglio del Milan (controllò maggiormente il pallone rispetto agli avversari) ma Giroud e compagni furono alquanto cinici, a differenza dei granata. Proprio la praticità è una delle caratteristiche rossonere negli ultimi due campionati. Anche e forse soprattutto per questo servirà un Torino non soltanto concentrato in ogni movimento ma pure cinico, aspetto raramente commentato contro le big del torneo in questa stagione granata.

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