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Il Torino contro il nuovo Entella di Vivarini: 3-5-2 speculari contro?

MILAN, ITALY - NOVEMBER 22:  Nicolo Barella of FC Internazionale competes for the ball with  Tomas Rincon of Torino FC during the Serie A match between FC Internazionale and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on November 22, 2020 in Milan, Italy.  (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

Temi Tattici / L’ex allenatore del Bari riceve in eredità una squadra che ha giocato nell’ultimo periodo con il 3-5-2, lo stesso modulo dei granata a San Siro

Andrea Calderoni

Il secondo atto della stagione in Coppa Italia del Torino andrà in scena domani alle 14 allo stadio “Grande Torino”, dove arriverà un Virtus Entella che ha vissuto ore tribolate. È stato, infatti, sollevato dal proprio incarico mister Bruno Tedino. Al suo posto Vincenzo Vivarini, che praticamente conoscerà i suoi nuovi ragazzi soltanto oggi dopo aver risolto il contratto con il Bari. Tanti i punti di domanda, dunque, sui liguri che si ritrovano in zona retrocessione nel campionato di Serie B. Gli stessi punti interrogativi, tuttavia, riguardano anche il Torino e il modulo che Marco Giampaolo sceglierà in vista di Torino-Entella dopo il 3-5-2 presentato allo stadio “Meazza” di Milano contro l’Inter.

LE IDEE DI VIVARINI - L’Entella non vince un match ufficiale dal 27 ottobre (secondo turno di Coppa Italia contro il Pisa). In campionato, invece, nessun successo: tre sconfitte e cinque pareggi. Tedino fino a domenica 22 novembre ad Ascoli Piceno ha puntato sul 3-5-2. La difesa a tre è stata scelta da Tedino dalla quarta giornata di campionato, abbandonando lo schieramento a quattro che aveva prodotto due pareggi con Cosenza e Reggina e una sconfitta con la Reggiana. Vivarini, perciò, riceve in eredità una squadra che ha lavorato ultimamente sul 3-5-2. Il nuovo allenatore dovrà in primo luogo dare maggior smalto offensivo all’Entella. Troppo pochi, infatti, i 5 gol fin qui all’attivo sui 27 tiri verso lo specchio della porta. Storicamente come gioca Vivarini? Il suo modulo prediletto è il 4-3-1-2, lo stesso di Giampaolo. È capace, tuttavia, ad adattarsi. L’esempio arriva direttamente dalla scorsa stagione, nella quale Vivarini è subentrato nel Bari di Aurelio De Laurentiis dopo le prime cinque giornate del girone C di Serie C. Per otto turni Vivarini ha proseguito sulla strada tracciata dal suo predecessore Domenico Toscano, poi gradualmente ha inculcato le sue idee di gioco, non abbandonando più da fine novembre il suo 4-3-1-2. Come in tanti sanno, Vivarini e il Bari si sono lasciati in estate in modo amaro dopo la mancata promozione ai play-off (sconfitta in finale con la Reggiana). Nell'Entella non ha ancora potuto ambientarsi e dunque potrà lavorare in queste pochissime ore, non tanto sulla tattica, quanto sulla testa ed è probabile che riproporrà il 3-5-2 di Tedino.

LINEA SAN SIRO? - Come Vivarini ha dimostrato di sapersi adattare quando è dovuto subentrare in corsa, anche Giampaolo al Torino sta rivedendo i suoi concetti integralisti, complice le parecchie defezioni dell’ultimo periodo. A Milano si è rivisto un caro vecchio amico del Torino, il 3-5-2 di stampo mazzariano. A causa delle assenze di Verdi e Belotti, contro l’Entella si potrebbe andare ancora in quella direzione. Si tratta, senz’ombra di dubbio, di un modulo più conosciuto dalla maggior parte dei giocatori in rosa. La prima ora a San Siro è stata positiva e lascia ben sperare. La Coppa Italia potrebbe rappresentare un secondo test per il 3-5-2, oltre che per alcuni giocatori che sono stati fin qui meno utilizzati (ad esempio i giovani Segre e Buongiorno, il portiere Milinkovic-Savic, il nuovo acquisto Bonazzoli). Il laboratorio Torino resta aperto, così come le sperimentazioni, in attesa di risultati, punti e fiducia.

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