Il Torino di Mihajlovic diventa una squadra duttile: è quanto emerge dagli ultimi dieci giorni di vicende granata, con il tecnico serbo che nella gara contro il Crotone pensa di varare dall'inizio, per la prima volta in campionato, il modulo con trequartista unico dietro due punte, il 4-3-1-2 tanto caro al suo ex presidente del Milan, Berlusconi, e che anche Cairo sembrerebbe gradire, come ammesso pubblicamente dallo stesso tecnico. Se questa fosse la scelta finale per la formazione che affronterà il Crotone nel sabato di Pasqua, sarebbe il terzo modulo di base diverso adottato nelle ultime tre partite di campionato: fino alla gara contro l'Udinese i granata hanno giocato con il 4-3-3, lo spartito tattico con cui si è scelto di affrontare la stagione; a Cagliari è stato varato - a sorpresa, in quanto Mihajlovic aveva fatto pretattica pura nella conferenza stampa pre-partita - il 4-2-3-1, con il trio di qualità Falque-Ljajic-Iturbe dietro a Belotti.
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Il Toro di Miha diventa duttile: col Crotone si va verso il 4-3-1-2
Verso il match / La svolta tattica del Torino è in cantiere: quello col trequartista unico sarebbe il terzo modulo di partenza nelle ultime tre partite
Sono tanti gli indizi che fanno pensare che Mihajlovic possa propendere per questa scelta. Innanzitutto il fatto che ad Adem Ljajic è stata trovata la collocazione giusta nel suo ruolo naturale di trequartista centrale e riportarlo sull'esterno assomiglierebbe ad un harakiri sportivo. Poi l'assenza di Acquah per squalifica: la rosa granata, con Obi fermo ai box, non ha un interprete che dia le giuste garanzie dal punto di vista fisico come lo fa il ghanese e questo è di ostacolo per ricorrere alla soluzione del 4-2-3-1 di cagliaritana memoria.
Infine, il fatto che nella partitella contro la selezione giovanile dell'allenamento del lunedì sia stato provato ancora una volta proprio il 4-3-1-2. Gli interpreti erano, come sempre nelle sedute post-partita, i giocatori non titolari di Cagliari, con Gustafson nel ruolo di trequartista dietro a Maxi Lopez e a un elemento della Primavera come Tobaldo; è vero che mancavano gli esterni offensivi avendo svolto Boyè, Falque e Ljajic il programma defaticante, ma anche nelle partitelle di allenamento Miha non aveva mai derogato, in precedenza, dal 4-3-3. E' stata chiara l'intenzione del tecnico di far entrare nelle corde dei giocatori i movimenti del 4-3-1-2: un modulo già provato a Cagliari a partita in corso, e che potrebbe essere riproposto dal primo minuto col Crotone ma anche nelle altre partite che restano.
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