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Mihajlovic show con il tifoso, Amos Ferrini e il magazziniere: “La Juve contro tutti noi”

Gianluca Sartori

Lei ha vissuto tanti derby. Che cosa nota in questo?

Da giocatore non ne ho mai vinto uno, né alla Lazio, né alla Roma. Da allenatore è andata meglio... Io cerco sempre di essere lucido. Il derby è sempre una partita particolare, per tutti. Ma ho passato questi giorni tranquillo e sereno. Vivo il derby come ogni altra partita. Il derby è una delle partite più facili da preparare. Non c'è bisogno di caricare a pallettoni i giocatori. Perchè c'è il rischio che poi siano bloccati, al contrario. E' una partita che vale tre punti e vogliamo prenderceli.

La forza di una squadra è quella di imporre il proprio gioco di fronte a qualsiasi altro avversario. Questa settimana però ha pensato a qualcosa di particolare?

Penso che vi siete accorti che noi non cambiamo il nostro modo di giocare, ossia giocare per vincere e non per non perdere. In ogni partita magari possiamo perdere un 20% in base all'avversario e a quello che è successo la partita prima. Ma le basi sono sempre le stesse. Penso che per noi non esistono avversari deboli e avversari forti ma solo avversari da batter. Chiaro che poi gli avversari vengono studiati, ma impostiamo sempre la gara in modo offensivo. Noi cercheremo di pressarli alti, poi se loro sono bravi e ci schiacciano pazienza, ma non l'abbiamo preparata così. Noi scendiamo in campo sapendo che se giochiamo con coraggio e convinzione possiamo vincere contro tutti, altrimenti possiamo perdere contro tutti.

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