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Parigini, uno spezzone da Toro e i complimenti di Cairo. Ora si candida per Parma

Focus On / Il giovane attaccante granata si è cimentato con successo nel ruolo di esterno

Gianluca Sartori

Non è facile fare bene quando si è chiamati in causa raramente: Vittorio Parigini ci è riuscito contro la Sampdoria, giocando uno spezzone da protagonista nell’ultima mezz’ora di partita. Entrato al posto di un acciaccato De Silvestri, il giocatore scuola Toro è stato schierato da esterno destro del centrocampo. Un ruolo per lui inusuale, ma Mazzarri lo ha impostato lì da luglio e lui -attaccante esterno- si è adattato pur di rimanere al Toro. Contro i blucerchiati, da Parigini tante cose buone: da un salvataggio in extremis su Defrel a un tiro-cross che è diventato pericoloso per Audero.

Anche il presidente Cairo ha riconosciuto i meriti di Parigini, sottolineando la sua prestazione, frutto a suo dire della gestione della rosa da parte di Mazzarri. È però certamente vero che Parigini abbia meriti per la grinta, la voglia, la disponibilità al sacrificio che ha messo in mostra in questi mesi, in cui ha visto ben poco il campo anche a causa di un infortunio agli addominali che gli ha impedito di fare il meglio. Gamba e tecnica, ma anche duttilità nel cimentarsi nel ruolo di laterale. Queste le qualità di Parigini, che al “Grande Torino” contro la Sampdoria ha strappato gli applausi del pubblico. 

Verso Parma, Parigini si candida per giocare, anche da titolare in appoggio a Belotti se Berenguer non recuperasse in tempo. Altrimenti proverà a dare il suo contributo dalla panchina. Gli obiettivi sono la qualificazione in Europa, che gli permetterebbe di giocare di più e valorizzarsi, poi il rinnovo del contratto e l’Europeo Under 21. Con questa cattiveria e con questo approccio, a Parigini nulla è precluso.