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Rampanti: “Nkoulou, Verdi, Giampaolo e… Mazzarri: la penso così”

Parola al Mister / Serino analizza alcuni temi di casa Toro tra il pareggio contro il Sassuolo e la sfida di Coppa Italia contro il Lecce

Gianluca Sartori

"Il Torino ha cancellato lo zero dalla classifica con il pareggio di Reggio Emilia col Sassuolo, ma ora deve confermare i segnali positivi fatti vedere, a partire dal match di Coppa Italia contro il Lecce di domani. Nel nuovo appuntamento con “Parola al Mister”, Serino Rampanti analizza così alcuni dei temi più caldi di casa Toro del momento.

"Serino, il Torino – nonostante la rimonta subita nel finale – ha messo in campo a Reggio Emilia una prestazione convincente, sei d’accordo?

"“Sì, seppure la nebbia ci abbia impedito di vedere bene la partita specie nel primo tempo. Il significato del pareggio va oltre il punto raccolto; c’era bisogno di interrompere la striscia di sconfitte e lo si è fatto, la squadra si è ben comportata ed ha giocato in modo compatto per gran parte del match in tutti i reparti. Nella disamina di oggi, tuttavia, vorrei esprimere riflessioni soprattutto su alcune scelte di Marco Giampaolo che hanno sorpreso i più: mi riferisco all’esclusione di Nkoulou e al posizionamento di Verdi vicino a Belotti”.

"Cosa pensi riguardo al camerunese?

"“Prima della scorsa stagione era un insostituibile della squadra e un beniamino dei tifosi. Poi, dopo quel caso scoppiato sul finire dell’estate del 2019, si è rotto qualcosa e a mio avviso non è più stato lo stesso; il “patto” tra lui, piazza e società ha subito una frattura mai più ricomposta davvero fino ad oggi. Il fatto che Giampaolo abbia scelto a sorpresa di escluderlo dai titolari di Reggio Emilia mi fa fare alcune considerazioni. La prima è che Giampaolo abbia scelto Lyanco e Bremer perché più veloci e perché Lyanco è dotato di un preciso lancio lungo, a differenza di Nkoulou, molto utile per giocare in ripartenza. La seconda è che i due brasiliani sono di sette anni più giovani di Nicolas: può avere senso dunque puntare su questi due per il futuro al fine di aumentare il loro valore, mentre Nkoulou, che peraltro è anche in scadenza di contratto, potrebbe andare via a gennaio, magari utilizzato come pedina di scambio. Non dimentichiamoci che c’è anche Buongiorno, altro centrale promettente che, a quanto pare, è ritenuto interessante da Giampaolo. C’è però una contro-indicazione da tenere presente”.

"Quale?

"“Guarda le statistiche di Lyanco nelle stagioni precedenti: è stato purtroppo spesso infortunato e non ha mai avuto grande continuità. Insomma, se davvero si volesse in prospettiva rinunciare a Nkoulou, bisogna farlo tenendo in considerazione i pro e i contro”.

"E su Verdi?

"“Verdi è un giocatore che fino ad oggi non ha mantenuto le aspettative che c’erano su di lui, anche per il costo elevato sostenuto dal Torino per acquistarlo. Per cercare di farlo rendere al meglio, bisogna trovare il ruolo giusto per lui e Giampaolo col Sassuolo lo ha impiegato come mezza punta, a sostegno di Belotti. Sono d’accordo con quella scelta. Verdi per me non è una vera punta, non è un trequartista né una mezzala, E se lo si fa giocare da esterno bisogna sapere che lui non è ben predisposto per la fase difensiva. Secondo me, Verdi è uno di quei giocatori che devono essere lasciati liberi da ogni compito difensivo, e farlo giocare vicino a Belotti, coperto bene dal centrocampo a quattro, può permettergli di svariare, attaccare la profondità, e liberarsi al tiro”.

"Il problema però è che al momento non è preciso sottoporta.

"“Sì, ma andiamo oltre a questo. Sai che io ho vissuto i primi tempi al Torino di un certo Pulici. Anche lui all’inizio la porta non la vedeva proprio. Poi ha superato questo problema e, per quel che ha fatto, oggi è ancora giustamente osannato dai tifosi. Verdi ha caratteristiche atipiche che lo rendono difficilmente collocabile in campo; se lasciato libero da compiti difensivi, secondo me può dare soddisfazioni. E il fatto che Giampaolo lo abbia collocato al fianco di Belotti mi fa trarre un’altra considerazione”.

"Quale?

"“Giampaolo ha spesso fatto giocare nel suo modulo due attaccanti puri; Verdi non lo è, ma il tecnico lo ha fatto giocare a supporto di Belotti proprio come ha fatto spesso Mazzarri. Forse Giampaolo ha compreso che in certe occasioni, sull’altare dei risultati, vanno sacrificati i propri dogmi, adottando una diversa elasticità mentale. E lo conferma anche il fatto che nel finale di gara abbia schierato la difesa a cinque di stampo mazzarriano. Giampaolo ha a disposizione diversi giocatori che non lo soddisfano appieno come caratteristiche, ma ha il compito di ottenere risultati con la squadra che ha”.