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Torino, Cairo a 360°: “Europa, futuro Juric, stadio di proprietà: la vedo così”

Redazione Toro News

Belotti fa la panchina a Roma. Che considerazioni ha da fare?

"Il nostro è stato un bel periodo insieme. Una bella pagina. E' finita meno bene, ma non importa. Voglio ricordare le cose belle che abbiamo fatto, le emozioni condivise, le reti in rovesciata. Preferisco ricordarmi i tanti gol che ha fatto con noi, gli faccio un in bocca al lupo sincero. L'importante è che faccia bene e che noi facciamo bene".

Se chiedesse di tornare?

“No, l’obiettivo è avere giocatori giovani e di prospettiva, quella pagina si è conclusa, è stata molto lunga, sette anni insieme sono un numero importante, ora dobbiamo pensare al futuro, il mondo è pieno di giocatori forti con potenzialità. Ad esempio Singo. Io lo presi nel 2019 perché il suo procuratore che è un amico, Maxime Nana, venne da me, e me lo segnalò. In quel momento, anche contro l’opinione di qualcuno che era con me, credetti a lui e presi quel giocatore. Si sta rivelando un giocatore forte. Ora abbiamo una rete di osservatori importante con a capo Giammario Specchia; ci sono almeno dieci persone in giro per il mondo che stanno facendo un ottimo lavoro di scout. Schuurs non è venuto fuori dal nulla ma dall’osservazione fatta da Vagnati e dai suoi collaboratori: prima di prenderlo lo hanno visto dal vivo più volte più persone diverse. Stesso discorso per Gravillon. C’è una grande attività di scouting sia nel settore giovanile sia nella prima squadra”.

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