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Torino-Empoli 1-0, Juric: “Avevo perso la squadra, ora l’ho ritrovata”

Le dichiarazioni dell'allenatore granata al termine della sfida contro gli azzurri valida per il 16^ turno di Serie A
Redazione Toro News

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Al termine di Torino-Empoli, gara valida per il 16^ turno di Serie A, il tecnico granata Ivan Juric è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per commentare la partita. Di seguito le sue dichiarazioni.

Che opinione si è fatto di questa vittoria? “Siamo stati una squadra seria – dice il tecnico soddisfatto -. Nel primo tempo abbiamo mancato occasioni importantissime. Poi nel secondo tempo sono venuti fuori loro, ma noi siamo stati concentrati e sul pezzo. Per vincere bisogna avere entrambe le fasi di gioco che funzionano. Sanabria? Adesso che abbiamo cambiato modo di giocare si trova a suo agio. Mi piace come si sta comportando. Oggi ha fatto una bellissima partita: ci fa giocare, torna, difende, smista la palla con grandissima tecnica. Il gol in rovesciata annullato? Peccato, un attaccante vuole sempre fare gol, ma lui non è un egoista”.

Gli ultimi risultati sono molto positivi...“Siamo in un buon momento, la squadra oggi mi è piaciuta molto per come stava in campo. Dobbiamo essere giustamente ambiziosi e pensare a vincere in casa, poi vediamo dove arriviamo. Negli ultimi due mesi ho nuovamente piacere di allenare questi ragazzi. Qualche tempo fa mi lamentavo, ora in allenamento vedo lo spirito giusto, butto la palla in mezzo e tutti corrono, c’è l’attaccamento alla maglia”.

Un Toro di ferro che sa sfruttare le sue qualità con meno sbavature rispetto al passato:“Abbiamo tolto le ingenuità, non ci capita più di prendere gol alla fine. E Vanja sta diventando determinante nelle poche occasioni in cui abbiamo bisogno di lui. Deve continuare così”.

Cosa ne pensa del progetto sul Robaldo?“Quel centro sportivo è per il settore giovanile. Non penso a vedermi lì in futuro, penso a fare bene oggi. Già al Filadelfia abbiamo fatto un ottimo lavoro, ora è adatto alle nostre esigenze, e possiamo migliorarci ancora”.

Ad inizio stagione si vedevano molte più difficoltà. “Ho permesso cose che non ho mai accettato in vita mia. E ho perso la squadra, a un certo punto. Poi mi hanno aiutato molto giocatori come Tameze e Linetty a riprendere in mano la situazione”.

Zapata è in continua crescita quanto è importante?"La doppietta all’Atalanta gli ha ridato sicurezze, ma parliamo di un giocatore spettacolare, allenarlo e condividere cose con lui è uno spettacolo e un onore, perché ha spirito e fame".

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