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Torino-Fiorentina e i giovani del vivaio: la viola ci punta, il Toro no

L’approfondimento / Vlahovic e Millico ma non solo: entrambe le squadre possono contare su diversi giovani cresciuti nei rispettivi vivai

Alberto Giulini

Tanto simili quanto diversi. Un aspetto che accomuna Torino e Fiorentina è sicuramente quello di avere a disposizione diversi elementi provenienti dal settore giovanile. Da Millico e Vlahovic a Edera e Venuti: non sono pochi gli elementi a disposizione di Mazzarri e Montella, che si sono però distinti per due gestioni decisamente differenti.

IN GRANATA - Nella rosa del Toro il nome di spicco è senza dubbio quello di Vincenzo Millico: un talento fuori dal comune, capace di conquistarsi il passaggio diretto da Primavera a prima squadra, sebbene a fine estate avrebbe dovuto trasferirsi al Chievo ma l'affare sfumò negli ultimi istanti di mercato per decorrenza dei termini. Con il granata dei “grandi” l’attaccante si è tolto la soddisfazione di esordire e trovare il primo gol in Europa League a Debrecen, ma in campionato sta faticando a trovare spazio. Giusto una manciata di minuti per lui, subentrato nel finale delle gare contro Udinese e Juventus. Destino analogo per Parigini e Edera: il primo non è stato mai convocato un po' per scelta tecnica un po' perchè ha compromesso il rapporto con Mazzarri per via di un'uscita infelice sui social, l’altro ha "bagnato" il suo esordio stagionale a Genova raccogliendo un cartellino rosso in sei minuti. Chi ha avuto più spazio, pur poco, è Kevin Bonifazi: per lui tre maglie da titolare nelle prime tre di campionato, poi diverse panchine ed un infortunio.

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"TRA I VIOLA - Differente, da questo punto di vista, il lavoro della Fiorentina. Tralasciando il discorso su Chiesa,  ormai giocatore affermato che fa stabilmente parte della Nazionale, non mancano diversi giovani che hanno avuto le loro occasioni. Su tutti Vlahovic, lo scorso anno grande protagonista in Primavera con la quale ha vinto una Coppa Italia proprio contro il Torino al Filadelfia. Il centravanti, dopo alcuni spezzoni, ha giocato da titolare le ultime tre di campionato trovando anche una doppietta, pur inutile, contro il Cagliari. E le occasioni per mettersi in mostra non sono mancate nemmeno ad altri elementi come Venuti, Ranieri e Sottil (figlio d'arte ex granata), che tra gare da titolari e da subentranti hanno già avuto modo di misurarsi con la Serie A. Un approccio che è dunque differente rispetto al Toro, che in questa stagione non sta puntando con convinzione sui giovani cresciuti nel proprio vivaio: una scelta da legare probabilmente a scelte tecniche, visto che Mazzarri conosce da tempo Bonifazi, Edera e Parigini, giocatori che forse non lo hanno mai convinto appieno.