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Toro, con l’Inter un pareggio che grida al Var-scandalo

Toro, con l’Inter un pareggio che grida al Var-scandalo - immagine 1

Torna Controcorrente di Gino Strippoli: "Una vittoria granata sfumata negli ultimi minuti, ma la classe arbitrale è da squalifica"

Gino Strippoli

Diventa difficile parlare di calcio giocato quando il risultato di una partita è nettamente condizionato da scelte arbitrali a dir poco scandalose. Vien da pensare a cosa serve il Var e vengono spontanee due ipotesi: una è che ci possa essere malafede da chi era al Var durante Torino Inter e l’altra è l’incapacità e il non essere all’altezza di arbitrare, perché chi è addetto al Var è comunque un arbitro. Io cerco di pensare, sforzandomi, alla seconda ipotesi, ovvero alla pochezza delle cosiddette giacchette nere. Quindi chi era al Var, bravo a non vedere un rigore netto su Belotti, con le immagini ben nitide da tutte le posizioni di un calcione da parte di Ranocchia sul piede d'appoggio del capitano granata pronto al tiro in piena area, non dovrebbe più arbitrare o quantomeno dovrebbe essere squalificato per un anno intero.

Elementi del genere potrebbero ripetere questi annebbiamenti, per dirla in maniera ironica, per cui dovrebbe essere posto divieto sia di utilizzare il Var ma anche di scendere in campo ad arbitrare una partita. È davvero un grave errore visto che tutta Italia ha visto nelle immagini il netto rigore su Belotti. Quindi vien da pensare ma come mai l’arbitro Guida non è stato chiamato da chi era al Var? Una stranezza che farà discutere molto e chi comanda la classe arbitrale dovrebbe pensare molto a questa stranezza.

Un vero scandalo sul campo Grande Torino, con una squadra, quella granata, che avrebbe pienamente meritato la vittoria, per la prestazione maiuscola sfoderata sia come collettivo che a livello di singoli. L’aggressività dei granata sui portatori nerazzurri e la grande intensità per tutta la partita ha messo sin da subito in difficoltà la squadra allenata da Inzaghi.

Toro, con l’Inter un pareggio che grida al Var-scandalo- immagine 2

Il Toro ha in un certo senso dominato la gara, pressando molto alto e arrivando sempre primo sulle seconde palle permettendo poi di ripartire in fase offensiva. Ottima la prestazione della retroguardia del Toro con un Bremer maestoso e imperioso sia palla a terra che nella fase aerea, poi per giunta anche goleador. Anche Djidji fin quando è stato in campo è stato perfetto. I due aiutati da un ottimo Buongiorno hanno di fatto annullato la coppia Lautaro–Dzeko, almeno fino al 93', quando per l’unica volta si è perso di vista il centravanti nerazzurro che con un assist al bacio a permesso a Sanchez di trafiggere il pur bravo Berisha.

Già, il portiere granata si è reso protagonista di almeno due interventi salva partita. Per il resto tutta la squadra si è mossa bene con in primis Belotti e Brekalo. Il numero 14 sta diventando sempre più importante per il gioco offensivo granata, con i suoi dribbling, le sue incursioni e la sua prontezza nel tiro. Anche il centrocampo messo in campo da Juric, sull’asse Lukic-Mandragora, ben supportato sulle fasce esterne da Vojvoda e da Singo ha dato dimostrazione di poter reggere il confronto alla pari con i più quotati avversari. Insomma una partita giocata con la giusta mentalità, una bella partita rovinata da chi dovrebbe essere garante e controllore di regolarità. Brutta storia che si ripete dopo l’episodio di Bologna.

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