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Toro, Giampaolo per ora non rischia. E Cairo: “Molte responsabilità sono dei giocatori”

La situazione / Fiducia confermata per il tecnico, aiutato anche dalle troppe gare ravvicinate. Ma nelle prossime tre sfide serve una sterzata

Alberto Giulini

Giampaolo non rischia, almeno per il momento. È questa la situazione in casa Toro dopo la brutta sconfitta di ieri contro l'Udinese. Per i granata la classifica rimane dunque molto brutta con appena sei punti in undici partite, ma a farne le spese non dovrebbe essere il tecnico.

 TURIN, ITALY - DECEMBER 12: Torino players form a huddle during the Serie A match between Torino FC and Udinese Calcio at Stadio Olimpico di Torino on December 12, 2020 in Turin, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

LA CONFERMA DI CAIRO - Ad allontanare la possibilità di un esonero è stato il presidente Cairo, intervenuto ieri dopo la gara: "Purtroppo la partita è stata quella che è stata, ma Giampaolo non è a rischio. Io ho fiducia in lui e avevo visto delle buone cose, ma non oggi". Nel mirino del patron c'è soprattutto la squadra, per la quale non sono mancate le critiche: "Molte responsabilità sono dei giocatori, infatti andremo in ritiro. Non mi aspettavo di vedere un primo tempo con così poca grinta". E a rendere ancora più solida la posizione del tecnico c'è anche il calendario, che fino alla sosta natalizia lascia poco spazio per immaginare un cambio di guida tecnica.

IL CALENDARIO - Difficile, con tre partite in dieci giorni, pensare ad un cambio in panchina. I granata torneranno infatti in campo giovedì sera a Roma, prima di ospitare domenica il Bologna ed andare mercoledì a Napoli per l'ultima prima della sosta. Troppe gare ravvicinate, dunque, per pensare ad un ribaltone che ad oggi appare improbabile. Una situazione per certi versi simile a quella vissuta a febbraio, quando Mazzarri rimase anche dopo lo 0-7 con l'Atalanta perché in settimana erano in programma i quarti di Coppa Italia contro il Milan. Ma senza una svolta, con l'arrivo della sosta, potrebbe essere proprio Giampaolo a pagare per tutti. Del resto, nonostante la rinnovata fiducia nei confronti del tecnico, il presidente Cairo è stato molto chiaro: "Il gioco va bene, ma sono i risultati che contano. E sei punti in undici partite sono molti pochi".