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Torino, Cairo a 360°: “A centrocampo basta chi c’è”. E su Hart e Belotti…

Marco Parella

Non sente un po' di delusione della piazza dopo questo mercato? Gli stessi dovranno abbonarsi a Torino Channel.

""E' un bene che la piazza sia esigente. Siamo a 31 punti, ne avevamo 36 tre anni fa alla 28° ed andammo in Europa. I numeri parlano. Abbiamo una squadra che ha fatto divertire molto, per lunghi tratti del campionato. Ci sta che ci siano momenti in cui si ottiene di meno, anche per un pizzico di sfortuna. Dobbiamo cercare di fare bene nelle prossime partite. Perchè nulla è detto. Dove arriveremo lo dirà il campionato".

Quando il Toro smetterà di essere una realtà che i giocatori più forti li vende a peso d'oro invece che tenerseli?

"Io penso che se guardiamo le altre realtà, praticamente tutti cedono prima o poi giocatori eccellenti. Il mercato è così. L'unica bandiera rimasta è Totti".

Ma le altre società i soldi li reinvestono.

"Ma io non sono obbligato a reinvestire tutto e subito anno per anno. Io reinvesto quando c'è la possibilità e l'utilità, non 'alla carlona'. Non dobbiamo reinvestire tanto per fare, ma solo per giocatori giusti e occasioni giuste. E noi non è che prendiamo i giovani solo per fare plusvalenze, ma perchè è cambiata la filosofia di base: perchè vogliamo giocatori che il meglio ce l'hanno davanti e non dietro".

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