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Toro, se hai carattere dimostralo a San Siro contro il Milan

L'analisi di Gino Strippoli / Questa sera contro i rossoneri servono granata da battaglia

Gino Strippoli

Eccoci al dunque: per il Torino c'è il Milan a San Siro. Se la sconfitta contro la Sampdoria ha fatto toccare il fondo, con alla nuova guida un incolpevole Moreno Longo, un uomo a cui piacciono le sfide e soprattutto prendersi le responsabilità, questa sera contro il Milan ci si aspetta di vedere almeno un cambiamento caratteriale dei granata. Ci si aspetta un Toro più grintoso, ma anche più solido dal punto di vista tattico: ci si aspetta di vedere qualche modifica nell’assetto, visto che c'è da rimettere in sesto soprattutto la fase difensiva.

La stessa fase difensiva che fino a ieri (la stagione scorsa) era il punto forte di questo Toro e che oggi è diventata la zona più fragile: tanto da aver già incassato ben 42 gol dall’inizio del campionato. Ecco che Moreno Longo qui dovrà cercare di invertire la rotta negativa, e non tanto la questione riguardante i soli tre centrali ma tutto il sistema difensivo partendo da un centrocampo spesso scavalcato senza difficoltà dagli avversari. Oggi come oggi, questo Toro non può supportare tre attaccanti con soli due mediani e due laterali e lo si è visto nuovamente contro i blucerchiati con un dominio in mezzo al campo che ha fatto poi la differenza su ogni manovra offensiva avversaria. Che Toro quindi vedremo contro il Milan questa sera? Sicuramente un centrocampo con cinque elementi di cui tre mediani, visto il recupero di Baselli. Ola Aina e Ansaldi dovrebbero correre sulle corsie esterne con Rincon Lukic e Baselli o Meitè in mediana, anche se Longo potrebbe provare Berenguer esterno basso a sinistra spostando Ansaldi in mediana, ruolo che ha già ricoperto molto bene, insieme a Lukic e Rincon. Baselli, che non ha il ritmo partita, dovrebbe sedersi in panchina. Un Toro con un centrocampo più folto tale da far maggior filtro per la difesa, insomma un Toro si spera più combattivo nella zona nevralgica del campo. Le partite, da che mondo e mondo, si decidono a centrocampo!

In avanti invece Longo potrebbe giocarsi la carta Zaza al fianco di Belotti o decidere di mettere Edera. Con l’infermeria che si sta svuotando, anche l’allenatore granata ha sicuramente più possibilità di variare il suo modulo di gioco. La partita contro i rossoneri di Ibra è di alta difficoltà, basti pensare al primo tempo giocato dal Milan nel derby, poi perso ma anche in vantaggio di due gol. La squadra di Pioli ha tutta la voglia di riscattare la sconfitta del derby e la qualità tecnica dei suoi giocatori è riconosciuta. La nota positiva per i granata è che i rossoneri faranno la partita e quando ci creano queste condizioni il Toro, che non sa e non deve costruire, può dire la sua sfruttando il contropiede, cosi come ha già fatto vedere contro la Roma, a patto che Belotti e compagni abbiamo la voglia di rinascere e uscire dal limbo in cui si sono ritrovati. Moreno Longo e Tonino Asta quella voglia ce l’hanno e sicuramente l'hanno trasmessa alla squadra, quindi tocca ai giocatori che vestono la maglia granata far vedere di che pasta sono fatti, se di frolla o dura.