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Vallebella (Gazzetta): “Partita storica per l’Entella, ma l’atmosfera di festa è ovattata”

CHIAVARI, ITALY - JULY 24: Andrea Paolucci and Fabrizio Poli of Virtus Entella reacts with disappointment after Cristian Buonaiuto of Perugias goal during the Serie B match between Virtus Entella and AC Perugia at Aldo Gastaldi Stadium on July 24, 2020 in Chiavari, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images for Lega Serie B)

Intervista / Il corrispondente da Chiavari della Rosa ci introduce al match di Coppa Italia di domani alle 14

Andrea Calderoni

Il Torino ospiterà domani alle 14 l’Entella per accedere agli Ottavi di Coppa Italia. I liguri hanno esonerato Tedino nelle scorse ore e hanno affidato la panchina a Vivarini. Il corrispondente da Chiavari de La Gazzetta dello Sport, il giornalista Italo Vallebella, ci introduce al match, descrivendoci nel dettaglio il momento dei liguri.

Buongiorno Italo, settimana tribolata in casa Entella. Quali sono, secondo lei, le cause dell’esonero di Tedino?

“Tedino ha pagato a caro prezzo gli infortuni. Si è presentato come persona garbata ed equilibrata, ma ha fatto fatica a creare un profondo feeling con alcuni componenti della rosa a sua disposizione. Sono stati, tuttavia, gli infortuni a complicare enormemente l’esperienza di Tedino in Liguria. È stato costretto ad adattare parecchi giocatori fuori ruolo. La fotografia dello sfortunato matrimonio tra Entella e Tedino è il gol preso ad Ascoli causato da un grave errore individuale del portiere. Senza quella rete incassata, probabilmente Tedino sarebbe ancora il tecnico del club ligure”.

Tedino, tuttavia, ha permesso all’Entella di arrivare fino al match contro il Torino di Coppa Italia.

“Sì, è stato il suo principale merito. Dispiace umanamente che non possa vivere sulla panchina dell’Entella questa importante passerella contro i granata. Sarà una delle partite più importanti della storia del club. In Coppa Italia, comunque, l’Entella si è sempre ben comportato. Ha già giocato a Genova contro il Grifone, vincendo tra l’altro ai rigori, e a Roma. Fosse stata una settimana più tranquilla, la trasferta di Torino sarebbe stata vissuta come una festa, mentre ora l’atmosfera è molto più ovattata”.

Ora tocca all’ex Bari Vivarini. È già arrivato in riviera?

“Stamattina. Ieri ha risolto il contratto con il Bari. Oggi conduce l’allenamento dalla tribuna perché non ha ancora l’esito dei due tamponi effettuati. Poi, domani raggiungerà Torino in auto mentre la squadra viaggerà in autobus. È certamente un aspetto curioso di questo calcio ai tempi del Covid”.

Abbiamo parlato degli infortuni dell’Entella. Può ricordarceli?

“Partiamo dal terzo portiere Paroni, poi il capitano storico Nizzetto, l'ex della partita Morra e la punta Rodriguez. Ci sono fuori anche: Bresciani, ex Primavera del Milan, e sulla corsia di sinistra Pavic e Costa. Sulla fascia mancina, perciò, Vivarini dovrà inventarsi qualcosa come ha fatto il suo predecessore. Infine, è ancora a mezzo servizio Schenetti, che convive da parecchio tempo con un problema al ginocchio. Sta pagando la mancata sosta estiva e non riesce a rientrare. È stato mandato in panchina ad Ascoli, ma non credo che verrà rischiato. È probabilmente l’elemento di cui si è sentita più la mancanza, perché è in grado di accendere la luce”.

Dunque che Entella si aspetta a Torino?

“Mi aspetto una squadra un po’ mascherata, perché non può permettersi di perdere altri elementi. L’Entella deve pensare in primo luogo al campionato in questo momento”.

Tedino ha concluso la sua esperienza con una difesa a tre. Cosa eredita Vivarini?

“È vero che la difesa è stata a tre nelle ultime partite e credo che Vivarini ripartirà da questo schieramento. L’Entella è una delle poche squadre che storicamente ha sempre un trequartista. Complice l’infortunio di Schenetti e l’incostanza di Morosini, però, quest’anno il trequartista non è mai emerso”. 

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