Un po’ per il momento della stagione, un po’ per il maggior livello di condizione fisica degli avversari, un po’ per la grande attesa che circonda la partita: Torino-Debrecen è una partita molto delicata. Ha ragione Mazzarri: in 180 minuti il lavoro fatto in questo 2019 va concretizzato. Non si tratta di un’amichevole, ma di un duello da dentro o fuori, preparato in sole tre settimane. Le insidie sono tante, e il Torino per affrontarle ha fatto una scelta ben precisa: quella di puntare sulla squadra della scorsa stagione, senza cessioni nè acquisti.
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Attento Torino: contro il Debrecen c’è tutto da perdere
Focus On / Tanta pressione sui granata, che dovranno gestire le insidie di un match complicato
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TUTTO DA PERDERE - Preparare con successo un duello da dentro o fuori in tre settimane, senza una adeguata condizione fisica e senza avere la possibilità di fare esperimenti tattici, è possibile solo se si ha un gruppo che si conosca bene, che possa giocare quasi a memoria. Da qui la scelta condivisa da tecnico e società: il preliminare contro il Debrecen va affrontato senza novità di mercato. Non si poteva perdere pezzi importanti nè era conveniente acquistare qualcuno in fretta e furia, a costi magari sproporzionati, per poi doverlo inserire a bruciapelo andando a stravolgere equilibri che già esistevano. Per gli acquisti c’è ancora tempo e potranno essere immessi nell’organico con più calma una volta che la squadra sarà pronta per sostenere novità. Per ora il Torino da 63 punti è tranquillamente all’altezza di superare di Debrecen. Ma dalle intenzioni e dai ragionamenti ora si deve passare ai fatti: contro gli ungheresi per il Torino è il classico match con tutto da perdere. Se i granata passeranno il turno avranno fatto il loro dovere, in caso contrario sarebbe uno scottante fallimento. Tanta pressione da gestire, è innegabile: vedremo quanto questo Toro è maturo.
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