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Il messaggio di Marassi: per l’Europa c’è anche il Toro

Editoriale / La partita del "Ferraris" ha mandato un segnale importante: questo Toro non aveva bisogno di rivoluzioni sul mercato

Gianluca Sartori

"Su dodici partite giocate sul suo campo, la Sampdoria ne ha vinte otto. Al sesto posto la squadra di Giampaolo ci sta con merito, ed era reduce da una vittoria in casa della Roma, con tutto quel che ne consegue in termini di morale e autostima. Se il Toro è riuscito a portare a casa un ottimo punto, dominando nel primo tempo e andando vicino a vincere pure una volta rimasto in dieci, significa che evidentemente ha dei valori. Significa che il gruppo a disposizione di Mazzarri è valido e che aveva solo bisogno di qualcuno che sapesse trovare il modo di farlo rendere per quelle che sono le sue potenzialità.

"La partita di Genova ha detto che il Toro sul mercato di gennaio aveva bisogno di un mediano in più, ma non certo di essere rivoluzionato. Ha detto che in un mese, la mano di Mazzarri si vede già: dal punto di vista tattico è stato bravo a plasmare una squadra in grado di cambiare abito a seconda dell'avversario. Dal punto di vista atletico, ora si vede un Toro capace di sfidare e per certi versi battere la Sampdoria sul piano solitamente a lei favorevole, quello della corsa. In definitiva, la partita del "Ferraris" ha mandato un segnale importante: questo Toro, anche così come è, è competitivo per la corsa al sesto/settimo posto e di conseguenza può ambire all'Europa League.