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Il Torino trova un Verona speculare: 3-4-2-1 per la coppia Zaffaroni-Bocchetti

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Si riparte con la Serie A e ovviamente dopo una pausa così lunga tanti aspetti tattici possono essere cambiati. Per tale ragione il match tra Torino e Hellas Verona lo si può ritenere un’incognita. A maggior ragione lo si può ritenere...

Andrea Calderoni

Si riparte con la Serie A e ovviamente dopo una pausa così lunga tanti aspetti tattici possono essere cambiati. Per tale ragione il match tra Torino e Hellas Verona lo si può ritenere un'incognita. A maggior ragione lo si può ritenere particolare in casa granata perchè la sfida dell'Olimpico-Grande Torino segnerà il debutto sulla panchina degli scaligeri di Marco Zaffaroni, alla prima esperienza in Serie A, dopo una lunghissima gavetta. E dire che Zaffaroni è partito da calciatore proprio nel Torino sul finire degli anni Ottanta. In realtà, la situazione è del tutto sui generis. Appena prima della sosta, infatti, Zaffaroni è stato chiamato ad affiancare Salvatore Bocchetti, non ancora in possesso dell'abilitazione Uefa PRO. Bocchetti ha già disputato tra ottobre e novembre sei gare con il Verona dopo l'esonero di Gabriele Cioffi e ha già dato una sua fisionomia alla squadra. L'ingresso di Zaffaroni avrà però portato qualche novità e sicuramente una visione più esperta di governare uno spogliatoio. Tutti questi aspetti mettono ancor più pepe dal punto di vista tattico alla prima partita ufficiale del 2023 del Torino.

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A Monza il Torino ha spolverato un'ottima aggressione alta

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Contro il Monza il Torino ha destato una buonissima impressione. I granata hanno soffocato i brianzoli e hanno letteralmente dominato la sfida. L'aggressione alta della formazione di Ivan Juric non ha lasciato respiro al Monza. Insomma, il Torino ha concluso l'anno solare 2022 con una prestazione che ha messo sul piatto tutti i pezzi pregiati della casa. Senza l'infortunato Pietro Pellegri, Juric dovrà puntare dal 1' su Antonio Sanabria in attacco. Molto spesso il sudamericano è stato criticato per essere poco cinico sotto porta; in effetti, non fa dell'efficacia in zona gol il suo punto forte, eppure dal punto di vista del gioco è uno di quelli che garantisce al Torino un modo di muoversi in campo differente. Se in condizione, Sanabria è un partner perfetto per i trequartisti granata che possono dialogare nello stretto con lui. Sarà quindi questa una variabile importante della sfida. Il Torino in tutta la prima parte della stagione ha faticato a essere incisivo in fase realizzativa. In tal senso servirà anche il contributo di chi agisce dietro all'unica punta e Sanabria è bravissimo a esaltare i compagni.

Hellas, difesa a tre potenziata con l'arrivo di Zaffaroni

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Con 12 reti realizzate in quindici giornate l'Hellas Verona si presenterà a Torino con il terzultimo attacco del torneo (Torino a quota 16 gol). Con Bocchetti in panchina si è sempre puntato su un modulo speculare a quello di Juric: 3-4-2-1. L'obiettivo è stato quello di favorire gli inserimenti dei mediani e il movimento dei trequartisti. Qualche effetto è stato sortito, anche se non sono arrivati punti. L'Hellas si è fatto guardare contro Milan e Juventus perdendo entrambe le partite immeritatamente. Anche Zaffaroni nel corso della sua carriera - molto positiva di recente la sua esperienza in Serie C con l'Albinoleffe - ha sempre puntato sulla difesa a tre, donando parecchia solidità alle sue squadre. A maggior ragione, perciò, l'Hellas ha lavorato su questa via nelle settimane di pausa per il Mondiale. Tra le variabili da tenere in considerazione per gli scaligeri c'è Kevin Lasagna, uno che sgravato dal compito di prima punta può liberare il proprio estro e la propria progressione. In tal senso il Torino dovrà prestare attenzione.

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