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Il Toro a due punte fallisce contro la Lazio

Il Toro a due punte fallisce contro la Lazio - immagine 1
Controcorrente di Gino Strippoli  - Granata sotto tono, troppi i passaggi sbagliati ed è mancata la reazione
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Il primo tentativo della doppia punta in casa granata fallisce la prova contro una Lazio sorniona che rifila poi due gol  meritando la vittoria. Nulla da dire sulla prova degli uomini di Sarri mentre c’è molto da dire sulla prestazione sbiadita di molti giocatori di Juric. L’analisi ovviamente va fatta  partendo dal fallimento del doppio centravanti sempre richiesto a furor di popolo da tifosi e giornalisti. Per tutto il primo tempo si è visto bene come Sanabria sia parso un pesce fuori d’acqua  nei movimenti  con Zapata che avrebbero dovuto far male alla Lazio. D'altronde il  numero 9 granata è da sempre abituato ad essere il finalizzatore delle squadra granata e non è sembrato a proprio agio nel fare coppia con il colombiano. Infatti sono stati molti i palloni giocati e toccati dal numero 91 del Toro mentre Sanabria è come sparito dal gioco d’attacco. Le attenuanti  ci sono tutte visto che i due hanno giocato per la prima volta insieme ma le difficoltà del paraguayano a ad entrare nel vivo della partita sono state evidenti.  Al di la di ciò nel primo tempo i granata hanno fatto loro la partita e le uniche vere occasioni da gol sono capitate al Torino con un tiro di Vlasic, respinto di istinto da Provedel, e successiva ribattuta di Zapata andata fuori. Poi un colpo di testa del colombiano ma con poca forza parato a terra dall’estremo difensore laziale. Inoltre il centrocampo formato da Tameze, Ricci, Lazaro e Bellanova è  riuscito a prevalere con bei fraseggi sugli avversari, mentre la retroguardia capitanata da Buongiorno non ha mai corso rischi.

Insomma fino al gol di Vecino il Toro era in pieno controllo della partita. Arrivato il gol è arrivato il crollo con tantissimi passaggi sbagliati a centrocampo da Ricci a Tameze, da Lazaro a Vlasic. Nessun granata è stato più capace di tenere palla cercando la costruzione del gioco. Il Toro non si è più visto, a parte una bella iniziativa di Bellanova che in velocità ha dribblato due avversari dando a Lazaro un pallone calciato poi al volo sopra la traversa dall’esterno granata. Male Vlasic che è stato per almeno 80 minuti evanescente, da lui ci aspettano cose più importanti  invece non ha mai trovato la posizione per far male e dare una mano alla fase di attacco del Torino. Sicuramente ha grandi qualità ma oggi Seck, come ha fatto vedere contro Salernitana e Roma,  sembra più imprevedibile e ficcante in avanti oltre ad essere più veloce e meno macchinoso. Tutto ciò che si era visto di bello contro la Roma è naufragato nei secondi 45 minuti contro la Lazio. E’ sembrato nuovamente una squadra impaurita e incapace di costruire una minima azione d’attacco. Se la retroguardia nel primo tempo era stata praticamente perfetta  nel secondo tempo è sembrata andare in affanno ogni volta che Luis Alberto e compagni venivano in avanti. C’è da capire il perché di questo capovolgimento di prestazione tra i due tempi: uno positivo e l’altro negativo. Inoltre è mancata la reazione dopo il primo gol subito,  anzi è sembrato un Toro intimidito e disorientato. Comunque la Lazio è vero che era in crisi di risultati ma non si può discutere la qualità di una squadra che ricordiamolo è vice campione d’Italia.

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