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La moviola di Verona-Torino 3-3: molti dubbi sul rigore fischiato a Bremer

Silvio Luciani

 Immagini: Sky Sport

"E infine l'episodio discusso, quello che ha riaperto il match in favore del Verona. Stepinski arriva sul fondo e crossa trovando il gomito di Bremer. La Penna inizialmente lascia giocare, poi viene richiamato al monitor da Chiffi e infine assegna il penalty ai gialloblù. A spiegare i criteri per l'assegnazione del calcio di rigore ci aveva pensato lo stesso Rizzoli dopo le polemiche per il rigore non assegnato al Toro nel derby contro la Juve: "Prima di tutto i criteri sono geometrici: posizione delle braccia e punto di contatto del pallone. Sono criteri oggettivi da analizzare. Poi ci sono criteri dinamici del movimento del giocatore. Se il braccio è lungo il corpo, non è mai punibile. È una zona di non punibilità. In caso le braccia siano sopra le spalle, è fallo. Il criterio geometrico è più forte di quello dinamico". Bremer cerca di tenere il braccio dietro al corpo ma nel movimento colpisce la palla con il gomito. La Penna valuta il suo braccio in "posizione innaturale tale da aumentare lo spazio occupato dal corpo". Una valutazione che rientra nella discrezionalità dell'arbitro ma che lascia più di qualche dubbio dato il poco spazio occupato dal braccio di Bremer, che fa di tutto per non aumentare il volume del corpo e il cui braccio non sembra essere in una posizione innaturale.

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