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“La scia delle ultime settimane”: il Torino, Cairo e quella frase sibillina

TURIN, ITALY - JANUARY 29: Torino President Urbano Cairo looks on prior to the Serie A match between Torino FC and ACF Fiorentina at Stadio Olimpico di Torino on January 29, 2021 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Approfondimento / Il patron granata ieri ha parlato dopo la sconfitta con il Crotone: troppi gli errori commessi dagli arbitri a discapito della sua squadra in queste ultime settimane

Luca Sardo

""Tre episodi su tre piuttosto evidenti giudicati sempre e comunque ai danni dei granata. Senza nemmeno andarli a verificare al Var, in nessun caso. Direi che i fatti si commentano da soli, anche nella scia di quanto accaduto nelle ultime settimane": questo è stato il commento del presidente Urbano Caironel postpartita del match perso 4-2 contro il Crotone. Nel mirino c'è l'operato dell'arbitro Guida e del Var Nasca, che hanno lasciato a desiderare in più di una occasione. Ma oltre a ciò l'allusione di Cairo è sibillina: "nella scia di quanto accaduto nelle ultime settimane". Solo Cairo sa con precisione a cosa si riferisce in un momento in cui sullo sfondo c'è anche la querelle relativa al comportamento della Lega che ha deciso non rinviare il match che avrebbe dovuto disputarsi martedì 2 marzo tra Lazio e Torino dopo le otto positività alla variante inglese del Covid dei giocatori granata. Ma di certo Crotone-Torino non è stato il primo match di questo campionato caratterizzato da decisioni arbitrali che hanno fatto sentire il Torino defraudato. 

"DISPARITA' DI GIUDIZIO - Di recente il Torino si era lamentato dell'operato degli arbitri in altre occasioni per errori a cui non si è rimediato con l'intervento del Var. All'esordio sulla panchina granata per Davide Nicola, con il Benevento allo stadio Vigorito, Giacomellì fischiò un rigore molto dubbio ai giallorossi: Lapadula arrivò con la punta del piede sul pallone anticipando Sirigu ma buttando il pallone alto. La traiettoria di corsa del portiere sardo si scontrò con quella dell'attaccante che furbescamente piantò i piedi e cadde sul contatto. Giacomelli non esitò a fischiare, ma tuttora c'è più di qualche dubbio. Anche perchè nella gara successiva, quella pareggiata 1-1 con la Fiorentina, l'arbitro Di Bello giudicò in modo opposto un episodio simile, non fischiando al Torino per un fallo di Dragowski su Lukic, in un episodio molto simile a quello successo tra Sirigu e Lapadula: Lukic, in posizione regolare, colpì di testa a tu per tu con il portiere viola che toccò il pallone in uscita. Mentre il granata cercò di raggiungerlo Dragowski, ancora in volo, allargò il braccio sul volto del serbo colpendolo anche con la gamba. Di Bello, come detto, lasciò correre mettendo in atto una evidente disparità di giudizio che Cairo sottolineò già allora.

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"GLI EPISODI PRECEDENTI - Ma andando indietro nel tempo il Torino aveva avuto da dire sull'operato degli arbitri anche in Roma-Torino dello scorso dicembre, con la frettolosa espulsione di Singo nel primo tempo che condizionò la partita e spinse il direttore tecnico Davide Vagnati a presentarsi davanti alle telecamere per mostrare il suo disappunto. Ancora prima, tanto amaro in bocca da parte granata anche in Torino-Lazio 3-4: in quella partita l'arbitro Massa non concesse un chiaro penalty per fallo di Luiz Felipe su Verdi e ne diede uno nel finale alla Lazio per un mani di Nkoulou a seguito di una carambola.