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Longo pre Torino-Sampdoria: “Non esistono formule magiche, dobbiamo essere all’altezza”

Nicolò Muggianu

Che effetto le ha fatto vedere il Filadelfia così pieno nel suo primo allenamento a porte aperte? Si aspettava tutto questo affetto? E si aspetta domani un contributo importante del pubblico?

"Sono stati giorni molto particolari per me, ma credo anche per la piazza e per i giocatori perché si è percepito l'entusiasmo che c'è intorno a noi. Noi non dobbiamo perdere la lucidità di capire che domani si va in campo e dobbiamo offrire una prestazione all'altezza di questo entusiasmo. So già che ci sono oltre 18 mila biglietti venduti, anche grazie alle promozioni pensate dalla società, per cui ci aspettiamo uno stadio caldo. Ma non avevo dubbi perché so il tifoso del Toro cosa può dare alla sua squadra, ma noi dovremmo essere lucidi e offrire una prestazione all'altezza dei nostri tifosi".

Che emozione è stata per lei allenare il Torino in questa prima settimana? 

"Le prime ore sono state molto convulse. Al primo allenamento si è iniziato a capire quel che si stava creando intorno a noi e non nascondo che l'emozione mi ha pervaso. Ma serve mantenere equilibrio. Sono diventato realista, mi godo questo momento, ma ho i piedi molto ben saldi atterra. Dai giocatori ho ricevuto massima disponibilità perché voglio che prima di tutto ci siano gli uomini, poi i calciatori e mi aspetto sempre questo impegno e questa voglia di centrare gli obiettivi".

Che accoglienza si aspetta da parte dell'Olimpico Grande Torino domani? 

"Quando entreremo in campo sarà emozionante perché avremo un colpo d'occhio che non vedevamo da tempo. Lì ci renderemo conto che poi da quel momento starà a noi, ma quello ci farà rendere conto che opportunità abbiamo".

La sensazione è che con il suo arrivo in panchina si stia cercando di ricreare un senso di appartenenza forte. 

"All'interno di questa struttura che ho trovato e che si sta creando, ho avuto la sensazione che sempre più persone sappiano dove si trovano. Adesso starà a noi coinvolgere sempre più persone per far capire che questo è un posto speciale e bello in cui lavorare. In questo il ruolo dell'allenatore è molto importante. Mi auguro e spero che questo senso di appartenenza contagi più persone possibili".

L'ingresso di Asta nel suo staff era già previsto sin dall'inizio?

"Era già deciso il suo arrivo ma finché le cose non sono ufficiali è giusto non annunciarle. L'ho voluto nel mio gruppo di lavoro perché ci unisce un unione di idee e di ideologie, per cui è giusto che anche lui oggi sia parte fondamentale del mio staff".

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