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Milinkovic-Savic e la cieca fiducia di Juric: “Ci tenevo a rilanciarlo subito”

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Juric ha deciso di rischiarlo nonostante non avesse allenamenti nelle gambe, ma la fiducia nei confronti di Milinkovic-Savic resta altissima

Silvio Luciani

Per quanto riguarda le gerarchie dei portieri, Ivan Juric è stato da subito molto chiaro. Vanja Milinkovic-Savic è il titolare designato all'inizio della stagione, e non sarà una partita negativa come quella di Genova a cambiare le cose, a maggior ragione dopo una prima parte di stagione praticamente perfetta. "Vanja ha fatto il primo errore di quest’anno, ci sta perché ha fatto il primo allenamento ieri, ma l’ho buttato subito dentro perché volevo riprendesse subito il cammino" ha dichiarato Juric nel post-partita di Sampdoria-Torino. Il portiere, al rientro in campo dopo dieci giorni di Covid, ha commesso due errori pesanti (costati al Toro un gol e un quasi-gol, con salvataggio di Rodriguez sulla linea) e l'allenatore granata se n'è assunto la responsabilità.

FIDUCIA - Juric si è preso un bel rischio lanciando dal primo minuto un giocatore reduce da un solo allenamento negli ultimi dieci giorni: anche se un portiere non è un giocatore di movimento, non è semplice ritornare "sul pezzo" fisicamente e mentalmente subito dopo l'isolamento. Allo stesso tempo quella del tecnico è stata una mossa che testimonia la grande considerazione del tecnico nei confronti di Milinkovic-Savic. E i numeri danno ragione a Juric, perché la stagione del portiere serbo, finora, è stata eccellente sia tra i pali (terza miglior difesa e quarta miglior percentuale di parate in A dopo Inter, Napoli e Milan), ma soprattutto nella costruzione del gioco: Vanja è il portiere che ha tentato più lanci che hanno superato i 35 metri in Serie A, è quello che ha il rinvio più lungo (circa 46,7 metri di lancio, in media) ed è il terzo portiere più coinvolto dalla propria squadra dopo quelli di Fiorentina e Sassuolo.

RISCATTO - Per come gioca il Torino di Juric, è difficile trovare un portiere con caratteristiche più utili rispetto a quelle di Vanja. Ora che sta dimostrando grandi progressi anche tra i pali, non saranno due sbavature nel giorno del ritorno in campo, viste tutte le attenuanti, a fargli rischiare il posto da titolare: "Ora ha sette giorni per allenarsi e lavorare bene per tornare in forma" ha aggiunto Juric, che vuole il suo portiere al meglio per dimostrare che quella di Marassi è stata soltanto una tappa sfortunata in un percorso di crescita costante. Ora Vanja dovrà essere il primo a far vedere, contro il Sassuolo, che sia veramente così.

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