toro

Sassuolo-Torino, perché sì e perché no: Giampaolo punta su Belotti, De Zerbi sugli automatismi

Verso il match / Tre motivi per credere nel Torino, altrettanti per temere l'avversario di turno, in questo caso il Sassuolo

Silvio Luciani

 FLORENCE, ITALY - SEPTEMBER 19: Andrea Belotti of Torino FC looks on during the Serie A match between ACF Fiorentina and Torino FC at Stadio Artemio Franchi on September 19, 2020 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

"Questa sera, Belotti e i suoi sono attesi da una delle peggiori squadre che si potessero incontrare in questo periodo, il Sassuolo di De Zerbi attualmente secondo in classifica dopo i quattro risultati utili nelle prime quattro di campionato. Tutt'altro ritmo per il Toro di Giampaolo, ancora a zero punti dopo tre partite: a Reggio Emilia, Belotti e i suoi dovranno mettere in campo una reazione d'orgoglio per sovvertire il pronostico. Come di consueto, nel percorso di avvicinamento alla partita, torna perché sì e perché no: tre motivi per credere nel Torino, altrettanti per temere l'avversario di turno, in questo caso il Sassuolo di De Zerbi.

"PERCHÉ SÌ - Le speranze del Torino passano dal proprio capitano, al secolo Andrea Belotti. Il Gallo è sempre più uomo squadra e ha realizzato le quattro marcature del Toro con due doppiette rifilate ad Atalanta e Cagliari. Non solo: corsa, tecnica e spirito di sacrificio rendono Belotti una vera e propria spina nel fianco per qualsiasi squadra. E quando vede il Sassuolo, di solito, il Gallo segna: otto reti in undici partite contro gli emiliani. Giampaolo spera che questa tradizione continui e che i suoi goal si convertano finalmente in risultati positivi per i granata.

Potresti esserti perso